Chromium e Google Chrome supportano lo stesso insieme di norme. Questo documento potrebbe includere norme destinate a versioni software non ancora introdotte (la relativa voce "Supported on" ["supportata su"] si riferisce a una versione non rilasciata) e tali norme sono soggette a modifica o rimozione senza preavviso.
Queste norme·devono essere utilizzate esclusivamente·per·la·configurazione·delle istanze·di Google Chrome all'interno dell'organizzazione. L'utilizzo di queste norme al di fuori dell'organizzazione (ad esempio, in un programma distribuito pubblicamente) viene considerato malware e potrebbe essere contrassegnato come tale da Google e dai fornitori di programmi antivirus.
Non è necessario configurare manualmente queste impostazioni. È possibile scaricare modelli di facile utilizzo per Windows, Mac e Linux dal sito https://www.chromium.org/administrators/policy-templates.
Su Windows è consigliabile configurare le norme tramite Criteri di gruppo, anche se la specifica di norme tramite il registro di sistema è ancora supportata per le istanze di Windows che fanno parte di un dominio Active Directory.
Nome norma | Descrizione |
Attestazione da remoto | |
AttestationEnabledForDevice | Attivazione dell'attestazione da remoto per il dispositivo |
AttestationEnabledForUser | Attivazione dell'attestazione da remoto per l'utente |
AttestationExtensionWhitelist | Estensioni autorizzate a utilizzare l'API di attestazione da remoto |
AttestationForContentProtectionEnabled | Attiva l'utilizzo dell'attestazione remota per la protezione dei contenuti per il dispositivo |
Configura le opzioni di accesso remoto | |
RemoteAccessClientFirewallTraversal | Abilita attraversamento firewall da client di accesso remoto |
RemoteAccessHostFirewallTraversal | Abilita attraversamento firewall da host di accesso remoto |
RemoteAccessHostDomain | Configura il nome di dominio richiesto per gli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostRequireTwoFactor | Abilita autenticazione a due fattori per gli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostTalkGadgetPrefix | Configura il prefisso TalkGadget per gli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostRequireCurtain | Attiva separazione degli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostAllowClientPairing | Consente di attivare o disattivare l'autenticazione senza PIN per gli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostAllowGnubbyAuth | Consenti l'autenticazione Gnubby per gli host di accesso remoto |
RemoteAccessHostAllowRelayedConnection | Attiva l'utilizzo dei server relay per l'host di accesso remoto |
RemoteAccessHostUdpPortRange | Limita l'intervallo di porte UDP utilizzate dall'host di accesso remoto |
RemoteAccessHostMatchUsername | Richiede la corrispondenza tra il nome dell'utente locale e il proprietario dell'host di accesso remoto |
RemoteAccessHostTokenUrl | URL su cui i client di accesso remoto dovrebbero ottenere il token di autenticazione |
RemoteAccessHostTokenValidationUrl | URL per la convalida del token di autenticazione del client di accesso remoto |
RemoteAccessHostTokenValidationCertificateIssuer | Certificato client per la connessione a RemoteAccessHostTokenValidationUrl |
RemoteAccessHostDebugOverridePolicies | La norma sostituisce le build di debug dell'host di accesso remoto |
Configura opzioni di Google Drive | |
DriveDisabled | Consente di disattivare Drive nell'app File di Google Chrome OS |
DriveDisabledOverCellular | Consente di disattivare Google Drive su connessioni alla rete dati nell'app File di Google Chrome OS |
Consenti a Google Chrome Frame di gestire i seguenti tipi di contenuti | |
ChromeFrameContentTypes | Consenti a Google Chrome Frame di gestire i tipi di contenuti elencati |
Estensioni | |
ExtensionInstallBlacklist | Configura blacklist per l'installazione delle estensioni |
ExtensionInstallWhitelist | Configura la whitelist per l'installazione delle estensioni |
ExtensionInstallForcelist | Configura l'elenco di estensioni e app con installazione imposta |
ExtensionInstallSources | Configura fonti di installazione di estensioni, applicazioni e script utente |
ExtensionAllowedTypes | Configura tipi di app/estensioni consentiti |
Gestione dell'alimentazione | |
ScreenDimDelayAC | Ritardo oscuramento schermo in caso di utilizzo di CA |
ScreenOffDelayAC | Ritardo disattivazione schermo in caso di utilizzo di CA |
ScreenLockDelayAC | Ritardo blocco schermo in caso di utilizzo di CA |
IdleWarningDelayAC | Ritardo avviso inattività in caso di utilizzo di CA |
IdleDelayAC | Ritardo inattività in caso di utilizzo di CA |
ScreenDimDelayBattery | Ritardo oscuramento schermo in caso di utilizzo della batteria |
ScreenOffDelayBattery | Ritardo disattivazione schermo in caso di utilizzo della batteria |
ScreenLockDelayBattery | Ritardo blocco schermo in caso di utilizzo della batteria |
IdleWarningDelayBattery | Ritardo avviso inattività in caso di utilizzo della batteria |
IdleDelayBattery | Ritardo inattività in caso di utilizzo della batteria |
IdleAction | Azione da compiere a raggiungimento ritardo inattività |
IdleActionAC | Azione da compiere quando il ritardo di inattività viene raggiunto durante l'utilizzo della corrente CA |
IdleActionBattery | Azione da compiere quando il ritardo di inattività viene raggiunto durante l'utilizzo della batteria |
LidCloseAction | Azione da compiere quando l'utente chiude il coperchio |
PowerManagementUsesAudioActivity | Specifica se l'attività audio incide sulla gestione dell'alimentazione |
PowerManagementUsesVideoActivity | Specifica se l'attività video incide sulla gestione dell'alimentazione |
PresentationIdleDelayScale | Percentuale di regolazione del ritardo di inattività in modalità di presentazione (obsoleta) |
PresentationScreenDimDelayScale | Percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo in modalità di presentazione |
AllowScreenWakeLocks | Consenti Wakelock dello schermo |
UserActivityScreenDimDelayScale | Percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo se l'utente diventa attivo dopo l'oscuramento |
WaitForInitialUserActivity | Attesa dell'attività iniziale dell'utente |
PowerManagementIdleSettings | Impostazioni di gestione dell'alimentazione quando l'utente diventa inattivo |
ScreenLockDelays | Ritardi del blocco schermo |
Gestione password | |
PasswordManagerEnabled | Attiva il salvataggio delle password in Gestione password |
PasswordManagerAllowShowPasswords | Consenti agli utenti di mostrare le password in Gestione password |
Impostazioni contenuti | |
DefaultCookiesSetting | Impostazione cookie predefiniti |
DefaultImagesSetting | Impostazione immagini predefinite |
DefaultJavaScriptSetting | Impostazione JavaScript predefinita |
DefaultPluginsSetting | Impostazione plug-in predefiniti |
DefaultPopupsSetting | Impostazione popup predefiniti |
DefaultNotificationsSetting | Impostazione di notifica predefinita |
DefaultGeolocationSetting | Impostazione di geolocalizzazione predefinita |
DefaultMediaStreamSetting | Impostazione stream multimediale predefinito |
DefaultKeygenSetting | Impostazione generazione di chiavi predefinite |
AutoSelectCertificateForUrls | Seleziona automaticamente i certificati client per questi siti |
CookiesAllowedForUrls | Consenti i cookie in questi siti |
CookiesBlockedForUrls | Blocca cookie su questi siti |
CookiesSessionOnlyForUrls | Consenti solo i cookie per la sessione su questi siti |
ImagesAllowedForUrls | Consenti immagini su questi siti |
ImagesBlockedForUrls | Blocca immagini su questi siti |
JavaScriptAllowedForUrls | Consenti JavaScript su questi siti |
JavaScriptBlockedForUrls | Blocca Javascript in questi siti |
KeygenAllowedForUrls | Consenti la generazione di chiavi su questi siti |
KeygenBlockedForUrls | Blocca la generazione di chiavi su questi siti |
PluginsAllowedForUrls | Consenti plug-in su questi siti |
PluginsBlockedForUrls | Blocca plug-in su questi siti |
PopupsAllowedForUrls | Consenti popup su questi siti |
RegisteredProtocolHandlers | Registra gestori protocolli |
PopupsBlockedForUrls | Blocca popup su questi siti |
NotificationsAllowedForUrls | Consenti notifiche su questi siti |
NotificationsBlockedForUrls | Blocca le notifiche su questi siti |
Impostazioni degli utenti gestiti localmente | |
SupervisedUsersEnabled | Attiva utenti supervisionati |
SupervisedUserCreationEnabled | Attivazione della creazione di utenti controllati |
SupervisedUserContentProviderEnabled | Abilita il provider di contenuti dell'utente supervisionato |
Impostazioni di accessibilità | |
ShowAccessibilityOptionsInSystemTrayMenu | Mostra le opzioni di accessibilità nel menu della barra delle applicazioni di sistema |
LargeCursorEnabled | Attivazione del puntatore grande |
SpokenFeedbackEnabled | Attiva la funzione di lettura vocale |
HighContrastEnabled | Attiva modalità ad alto contrasto |
VirtualKeyboardEnabled | Attiva tastiera sullo schermo |
KeyboardDefaultToFunctionKeys | Per impostazione predefinita, i tasti multimediali si comportano come tasti funzione. |
ScreenMagnifierType | Impostazione tipo di ingrandimento dello schermo |
DeviceLoginScreenDefaultLargeCursorEnabled | Impostazione stato predefinito del puntatore grande nella schermata di accesso |
DeviceLoginScreenDefaultSpokenFeedbackEnabled | Impostazione stato predefinito della lettura vocale nella schermata di accesso |
DeviceLoginScreenDefaultHighContrastEnabled | Impostazione stato predefinito modalità ad alto contrasto nella schermata di accesso |
DeviceLoginScreenDefaultVirtualKeyboardEnabled | Impostazione stato predefinito della tastiera sullo schermo nella schermata di accesso |
DeviceLoginScreenDefaultScreenMagnifierType | Impostazione tipo di ingrandimento dello schermo predefinito attivato nella schermata di accesso |
Messaggi nativi | |
NativeMessagingBlacklist | Configura lista nera di messaggi nativi |
NativeMessagingWhitelist | Configura whitelist messaggi nativi |
NativeMessagingUserLevelHosts | Consenti host di messaggistica nativi a livello di utente (installati senza privilegi di amministratore). |
Norme relative all'autenticazione HTTP | |
AuthSchemes | Schemi di autenticazione supportati |
DisableAuthNegotiateCnameLookup | Disabilita ricerca CNAME durante la negoziazione con Kerberos |
EnableAuthNegotiatePort | Includi porta non standard in Kerberos SPN |
AuthServerWhitelist | Whitelist server di autenticazione |
AuthNegotiateDelegateWhitelist | Whitelist server di delega Kerberos |
GSSAPILibraryName | Nome della libreria GSSAPI |
AuthAndroidNegotiateAccountType | Tipo di account per l'autenticazione HTTP Negotiate |
AllowCrossOriginAuthPrompt | Richieste di autenticazione di base HTTP tra origini |
Pagina iniziale | |
HomepageLocation | Configura l'URL della pagina iniziale |
HomepageIsNewTabPage | Usa la pagina Nuova scheda come Pagina iniziale |
Pagine di avvio | |
RestoreOnStartup | Azione all'avvio |
RestoreOnStartupURLs | Pagine da aprire all'avvio |
Provider di ricerca predefinito | |
DefaultSearchProviderEnabled | Attiva il provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderName | Nome del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderKeyword | Parola chiave del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderSearchURL | URL di ricerca del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderSuggestURL | URL di suggerimento del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderInstantURL | URL di ricerca istantanea del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderIconURL | Icona del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderEncodings | Codifiche del provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderAlternateURLs | Elenco di URL alternativi per il fornitore del servizio di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderSearchTermsReplacementKey | Parametro di controllo sostituzione termini di ricerca per fornitore ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderImageURL | Parametro che fornisce la funzione di ricerca tramite immagine per il provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderNewTabURL | URL pagina Nuova scheda provider di ricerca predefinito |
DefaultSearchProviderSearchURLPostParams | Parametri per l'URL di ricerca che utilizza POST |
DefaultSearchProviderSuggestURLPostParams | Parametri per l'URL del suggerimento che utilizza POST |
DefaultSearchProviderInstantURLPostParams | Parametri per l'URL istantaneo che utilizza POST |
DefaultSearchProviderImageURLPostParams | Parametri per l'URL dell'immagine che utilizza POST |
Renderer HTML predefinito per Google Chrome Frame | |
ChromeFrameRendererSettings | Renderer HTML predefinito per Google Chrome Frame |
RenderInChromeFrameList | Visualizza sempre i seguenti schemi di URL in Google Chrome Frame |
RenderInHostList | Visualizza sempre i seguenti schemi URL nel browser host |
AdditionalLaunchParameters | Parametri aggiuntivi della riga di comando per Google Chrome |
SkipMetadataCheck | Salta il controllo dei metatag in Google Chrome Frame |
Server proxy | |
ProxyMode | Scegli come specificare le impostazioni del server proxy |
ProxyServerMode | Scegli come specificare le impostazioni del server proxy |
ProxyServer | Indirizzo o URL del server proxy |
ProxyPacUrl | URL di un file proxy .pac |
ProxyBypassList | Regole di bypass proxy |
AllowDinosaurEasterEgg | Attiva il gioco del dinosauro |
AllowFileSelectionDialogs | Consenti richiamo di finestre di dialogo di selezione file |
AllowOutdatedPlugins | Consenti esecuzione dei plug-in obsoleti |
AlternateErrorPagesEnabled | Attiva pagine di errore sostitutive |
AlwaysAuthorizePlugins | Esegue sempre i plug-in che richiedono l'autorizzazione |
ApplicationLocaleValue | Lingua dell'applicazione |
AudioCaptureAllowed | Consenti o nega acquisizione audio |
AudioCaptureAllowedUrls | URL a cui verrà concesso l'accesso ai dispositivi di acquisizione audio senza richieste |
AudioOutputAllowed | Consenti riproduzione audio |
AutoCleanUpStrategy | Consente di selezionare la strategia da utilizzare per liberare spazio su disco durante la pulizia automatica (obsoleta) |
AutoFillEnabled | Abilita Compilazione automatica |
BackgroundModeEnabled | Continua a eseguire applicazioni in background dopo la chiusura di Google Chrome |
BlockThirdPartyCookies | Blocca cookie di terze parti |
BookmarkBarEnabled | Attiva barra dei Preferiti |
BrowserAddPersonEnabled | Attiva la funzione Aggiungi persona in Profile Manager |
BrowserGuestModeEnabled | Attiva modalità ospite nel browser |
BuiltInDnsClientEnabled | Utilizza client DNS integrato |
CaptivePortalAuthenticationIgnoresProxy | L'autenticazione tramite captive portal ignora il proxy |
ChromeOsLockOnIdleSuspend | Attiva il blocco quando lo stato del dispositivo diventa inattivo o sospeso |
ChromeOsMultiProfileUserBehavior | Controlla il comportamento dell'utente in una sessione profilo multiplo |
ChromeOsReleaseChannel | Canale di rilascio |
ChromeOsReleaseChannelDelegated | Eventuale configurazione del canale della versione da parte dell'utente |
ClearSiteDataOnExit | Cancella i dati del sito alla chiusura del browser (obsoleta) |
CloudPrintProxyEnabled | Attiva proxy Google Cloud Print |
CloudPrintSubmitEnabled | Attiva l'invio di documenti a Google Cloud Print |
ContextualSearchEnabled | Attiva la funzione Tocca per cercare |
DataCompressionProxyEnabled | Attiva la funzione proxy di compressione dei dati |
DefaultBrowserSettingEnabled | Imposta Google Chrome come browser predefinito |
DefaultPrinterSelection | Regole di selezione della stampante predefinita |
DeveloperToolsDisabled | Disabilita Strumenti per sviluppatori |
DeviceAllowNewUsers | Consenti la creazione di nuovi account utente |
DeviceAllowRedeemChromeOsRegistrationOffers | Consenti agli utenti di utilizzare le offerte tramite la registrazione a Chrome OS |
DeviceAppPack | Elenco di estensioni AppPack |
DeviceAutoUpdateDisabled | Disattiva l'aggiornamento automatico |
DeviceAutoUpdateP2PEnabled | Aggiornamento automatico p2p attivato |
DeviceBlockDevmode | Blocca modalità sviluppatore |
DeviceDataRoamingEnabled | Attiva roaming dati |
DeviceEphemeralUsersEnabled | Cancella dati utente all'uscita |
DeviceGuestModeEnabled | Attiva modalità ospite |
DeviceIdleLogoutTimeout | Timeout fino a esecuzione uscita utente non attivo |
DeviceIdleLogoutWarningDuration | Durata del messaggio di avviso di uscita per inattività |
DeviceLocalAccountAutoLoginBailoutEnabled | Attivazione scorciatoia da tastiera bailout per accesso automatico |
DeviceLocalAccountAutoLoginDelay | Timer accesso automatico a sessione pubblica |
DeviceLocalAccountAutoLoginId | Sessione pubblica a cui accedere automaticamente |
DeviceLocalAccountPromptForNetworkWhenOffline | Attivazione richiesta di configurazione della rete offline |
DeviceLocalAccounts | Account del dispositivo |
DeviceLoginScreenDomainAutoComplete | Consente il completamento automatico del nome di dominio durante l'accesso dell'utente |
DeviceLoginScreenPowerManagement | Gestione dell'alimentazione nella schermata di accesso |
DeviceLoginScreenSaverId | Screensaver da utilizzare nella schermata di accesso in modalità retail |
DeviceLoginScreenSaverTimeout | Durata inattività prima della visualizzazione dello screensaver nella schermata di accesso in modalità retail |
DeviceMetricsReportingEnabled | Attiva rapporti sulle metriche |
DeviceOpenNetworkConfiguration | Configurazione di rete a livello di dispositivo |
DevicePolicyRefreshRate | Frequenza di aggiornamento per norma dispositivo |
DeviceRebootOnShutdown | Riavvia automaticamente allo spegnimento del dispositivo |
DeviceShowUserNamesOnSignin | Mostra nomi utente nella schermata di accesso |
DeviceStartUpFlags | Contrassegni a livello di sistema da applicare all'avvio di Google Chrome |
DeviceStartUpUrls | Carica gli URL specificati all'accesso demo |
DeviceTargetVersionPrefix | Scegli versione target dell'aggiornamento automatico |
DeviceTransferSAMLCookies | Trasferisci i cookie dell'IdP SAML durante l'accesso |
DeviceUpdateAllowedConnectionTypes | Tipi di connessioni consentiti per gli aggiornamenti |
DeviceUpdateHttpDownloadsEnabled | Permetti download di aggiornamento automatico tramite HTTP |
DeviceUpdateScatterFactor | Fattore di dispersione aggiornamento automatico |
DeviceUserWhitelist | Whitelist di utenti con accesso |
Disable3DAPIs | Disattiva supporto per le API grafiche 3D |
DisablePluginFinder | Specifica se la ricerca plug-in deve essere disattivata |
DisablePrintPreview | Disattiva anteprima di stampa (ritirata) |
DisableSSLRecordSplitting | Disattiva TLS False Start |
DisableSafeBrowsingProceedAnyway | Disattiva procedendo dalla pagina di avviso Navigazione sicura |
DisableScreenshots | Disabilita l'acquisizione di screenshot |
DisableSpdy | Disabilita protocollo SPDY |
DisabledPlugins | Specifica un elenco dei plug-in disattivati |
DisabledPluginsExceptions | Specifica un elenco di plug-in che l'utente può attivare o disattivare |
DisabledSchemes | Disabilita schemi di protocollo dell'URL |
DiskCacheDir | Impostazione directory della cache su disco |
DiskCacheSize | Imposta le dimensioni della cache su disco in byte |
DisplayRotationDefault | Imposta la rotazione predefinita dello schermo, riapplicata a ogni riavvio |
DnsPrefetchingEnabled | Attiva previsione di rete |
DownloadDirectory | Imposta directory di download |
EasyUnlockAllowed | Consente di attivare l'utilizzo di Smart Lock |
EditBookmarksEnabled | Abilita o disabilita la modifica dei Preferiti |
EnableDeprecatedWebBasedSignin | Attiva il vecchio accesso basato sul Web |
EnableDeprecatedWebPlatformFeatures | Consente di attivare le funzioni della piattaforma web obsolete per un periodo di tempo limitato |
EnableOnlineRevocationChecks | Esecuzione dei controlli OCSP/CRL online |
EnabledPlugins | Consente di specificare un elenco dei plug-in attivati |
EnterpriseWebStoreName | Nome del web store dell'azienda (obsoleta) |
EnterpriseWebStoreURL | URL del web store dell'azienda (obsoleta) |
ExtensionCacheSize | Imposta le dimensioni della cache di app ed estensioni (in byte) |
ExternalStorageDisabled | Disabilita il montaggio di una memoria esterna |
ForceEphemeralProfiles | Profilo temporaneo |
ForceGoogleSafeSearch | Forza il filtro SafeSearch di Google |
ForceMaximizeOnFirstRun | Ingrandisci la prima finestra del browser alla prima esecuzione |
ForceSafeSearch | Forza SafeSearch |
ForceYouTubeSafetyMode | Forza la Modalità di protezione di YouTube |
FullscreenAllowed | Consenti modalità a schermo intero |
GCFUserDataDir | Imposta la directory dei dati utente di Google Chrome Frame |
HardwareAccelerationModeEnabled | Usa accelerazione hardware quando disponibile |
HeartbeatEnabled | Consente di inviare heartbeat di monitoraggio al server di gestione |
HeartbeatFrequency | Frequenza degli heartbeat di monitoraggio |
HideWebStoreIcon | Nascondi il Web Store nella pagina Nuova scheda e in Avvio applicazioni |
HideWebStorePromo | Impedisci la visualizzazione delle promozioni di applicazioni nella pagina Nuova scheda |
ImportAutofillFormData | Importa i dati della Compilazione automatica dei moduli dal browser predefinito alla prima esecuzione |
ImportBookmarks | Importa Preferiti dal browser predefinito alla prima esecuzione |
ImportHistory | Importa cronologia di navigazione dal browser predefinito alla prima esecuzione |
ImportHomepage | Importazione della home page dal browser predefinito alla prima esecuzione |
ImportSavedPasswords | Importa password salvate dal browser predefinito alla prima esecuzione |
ImportSearchEngine | Importa motori di ricerca dal browser predefinito alla prima esecuzione |
IncognitoEnabled | Attiva modalità di navigazione in incognito |
IncognitoModeAvailability | Disponibilità della modalità di navigazione in incognito |
InstantEnabled | Abilita Instant |
JavascriptEnabled | Abilita JavaScript |
KeyPermissions | Autorizzazioni chiave |
LogUploadEnabled | Consente di inviare log di sistema al server di gestione |
ManagedBookmarks | Preferiti gestiti |
MaxConnectionsPerProxy | Numero massimo di connessioni simultanee al server proxy |
MaxInvalidationFetchDelay | Ritardo di recupero massimo dopo l'invalidazione di una norma |
MediaCacheSize | Imposta le dimensioni della cache su disco multimediale in byte |
MetricsReportingEnabled | Attiva rapporti sull'utilizzo e sui dati relativi agli arresti anomali |
NetworkPredictionOptions | Attiva previsione di rete |
OpenNetworkConfiguration | Configurazione di rete a livello di utente |
PinnedLauncherApps | Elenco di applicazioni bloccate da visualizzare in Avvio applicazioni |
PolicyRefreshRate | Frequenza di aggiornamento per norma utente |
PrintingEnabled | Attiva la stampa |
QuicAllowed | Consente il protocollo QUIC |
RC4Enabled | Attiva o meno i pacchetti di crittografia RC4 in TLS |
RebootAfterUpdate | Riavvia automaticamente dopo l'aggiornamento |
ReportDeviceActivityTimes | Indicazione tempi di attività del dispositivo |
ReportDeviceBootMode | Indicazione modalità di avvio dispositivo |
ReportDeviceHardwareStatus | Segnala lo stato dell'hardware |
ReportDeviceNetworkInterfaces | Riporta interfacce di rete del dispositivo |
ReportDeviceSessionStatus | Segnala informazioni sulle sessioni kiosk attive |
ReportDeviceUsers | Segnala utenti dispositivo |
ReportDeviceVersionInfo | Indica versione sistema operativo e firmware |
ReportUploadFrequency | Frequenza dei caricamenti del rapporto sullo stato del dispositivo |
RequireOnlineRevocationChecksForLocalAnchors | Se i controlli OCSP/CRL online sono obbligatori o meno per i trust anchor locali |
RestrictSigninToPattern | Limita gli utenti autorizzati ad accedere a Google Chrome |
SAMLOfflineSigninTimeLimit | Limita il tempo per cui un utente autenticato tramite SAML può eseguire l'accesso offline |
SSLErrorOverrideAllowed | Consenti di proseguire dalla pagina di avviso SSL |
SSLVersionFallbackMin | Versione TLS minima a cui retrocedere |
SSLVersionMin | Versione SSL minima attivata |
SafeBrowsingEnabled | Consenti Navigazione sicura |
SafeBrowsingExtendedReportingOptInAllowed | Consenti agli utenti di attivare i rapporti estesi di Navigazione sicura |
SavingBrowserHistoryDisabled | Disabilita salvataggio della cronologia del browser |
SearchSuggestEnabled | Attiva suggerimenti di ricerca |
SessionLengthLimit | Limita la durata della sessione |
SessionLocales | Consente di impostare le impostazioni internazionali consigliate per una sessione pubblica |
ShelfAutoHideBehavior | Controlla la visualizzazione automatica dello shelf |
ShowAppsShortcutInBookmarkBar | Mostra la scorciatoia per le app nella barra dei Preferiti |
ShowHomeButton | Mostra il pulsante Pagina iniziale nella barra degli strumenti |
ShowLogoutButtonInTray | Aggiungi un pulsante di uscita all'area di notifica |
SigninAllowed | Consente di eseguire l'accesso a Google Chrome |
SpellCheckServiceEnabled | Attiva o disattiva il servizio web di controllo ortografico |
SuppressChromeFrameTurndownPrompt | Eliminazione del messaggio di richiesta di turndown di Google Chrome Frame |
SuppressUnsupportedOSWarning | Suppress the unsupported OS warning |
SyncDisabled | Disattiva la sincronizzazione dei dati con Google |
SystemTimezone | Fuso orario |
SystemUse24HourClock | Utilizza orologio di 24 ore per impostazione predefinita |
TermsOfServiceURL | Imposta i Termini di servizio di un account locale del dispositivo |
TouchVirtualKeyboardEnabled | Attiva tastiera virtuale |
TranslateEnabled | Abilita traduzione |
URLBlacklist | Blocca l'accesso a un elenco di URL |
URLWhitelist | Consente l'accesso a un elenco di URL |
UnifiedDesktopEnabledByDefault | Rendi disponibile la modalità Desktop unificato e attivala per impostazione predefinita. |
UptimeLimit | Limita il tempo di attività del dispositivo riavviandolo automaticamente |
UserAvatarImage | Immagine avatar utente |
UserDataDir | Imposta directory dati utente |
UserDisplayName | Imposta il nome visualizzato per gli account del dispositivo |
VideoCaptureAllowed | Consenti o nega acquisizione video |
VideoCaptureAllowedUrls | URL a cui verrà concesso l'accesso ai dispositivi di acquisizione video senza richieste |
WPADQuickCheckEnabled | Attiva ottimizzazione WPAD |
WallpaperImage | Immagine di sfondo |
WelcomePageOnOSUpgradeEnabled | Attiva la visualizzazione della pagina di benvenuto al primo avvio del browser successivo all'upgrade del sistema operativo. |
Se la norma viene impostata su true, l'attestazione da remoto viene consentita per il dispositivo e viene generato automaticamente un certificato che viene caricato sul Server di gestione del dispositivo.
Se la norma viene impostata su false o non viene impostata, non verrà generato alcun certificato e le chiamate all'API di estensione enterprise.platformKeysPrivate non andranno a buon fine.
Se la norma è impostata su True, l'utente può utilizzare l'hardware su dispositivi Chrome per attestare da remoto la propria identità presso l'Autorità di certificazione della privacy tramite chrome.enterprise.platformKeysPrivate.challengeUserKey() dell'API Enterprise Platform Keys.
Se la norma è impostata su False o non è impostata, le chiamate all'API non riusciranno e genereranno un codice di errore.
Questa norma specifica le estensioni autorizzate a utilizzare chrome.enterprise.platformKeysPrivate.challengeUserKey() dell'API Enterprise Platform Keys per l'attestazione da remoto. Le estensioni devono essere aggiunte a questo elenco per utilizzare l'API.
Se un'estensione non è presente nell'elenco o l'elenco non è impostato, la chiamata all'API non riuscirà e verrà generato un codice di errore.
I dispositivi Chrome OS possono utilizzare un'attestazione remota (Accesso verificato) per ottenere un certificato emesso dalla CA di Chrome OS in cui si afferma che il dispositivo è idoneo a riprodurre contenuti protetti. Questo processo comporta l'invio alla CA di Chrome OS di informazioni di approvazione dell'hardware che identificano in modo univoco il dispositivo.
Se questa impostazione viene impostata su false, il dispositivo non utilizzerà l'attestazione remota per la protezione dei contenuti e il dispositivo potrebbe non essere in grado di riprodurre i contenuti protetti.
Se l'impostazione viene impostata su true, o se non viene impostata, l'attestazione remota potrebbe essere utilizzata per la protezione dei contenuti.
Questa norma non è più supportata. Consente di attivare l'utilizzo di server relay e STUN durante la connessione a un client remoto. Se questa impostazione viene attivata, questo computer potrà rilevare i computer host remoti e collegarsi a essi anche se sono separati da un firewall. Se questa impostazione viene disattivata e le connessioni UDP in uscita vengono filtrate dal firewall, questo computer potrà collegarsi ai computer host soltanto all'interno della rete locale.
Consente di attivare l'utilizzo di server STUN quando i client remoti tentano di stabilire una connessione con questo computer.
Se questa impostazione viene attivata, i client remoti possono rilevare questo computer e collegarsi a esso anche se sono separati da un firewall.
Se questa impostazione viene disattivata e le connessioni UDP in uscita vengono filtrate dal firewall, questo computer consentirà soltanto connessioni da computer client all'interno della rete locale.
Se questa norma non viene impostata l'impostazione verrà attivata.
Consente di configurare il nome di dominio dell'host richiesto che verrà imposto sugli host di accesso remoto e impedisce agli utenti di modificarlo.
Se questa impostazione è abilitata, gli host possono essere condivisi solo tramite account registrati sul nome di dominio specificato.
Se questa impostazione è disabilitata o non è impostata, gli host possono essere condivisi tramite qualsiasi account.
Consente di abilitare l'autenticazione a due fattori per gli host di accesso remoto invece di un PIN specificato dall'utente.
Se questa impostazione è abilitata, gli utenti devono fornire un codice valido a due fattori quando accedono a un host.
Se questa impostazione è disabilitata o non è impostata, l'autenticazione a due fattori non sarà attiva e verrà utilizzato il comportamento predefinito che prevede l'uso di un PIN definito dall'utente.
Consente di configurare il prefisso TalkGadget che verrà utilizzato dagli host di accesso remoto e impedisce agli utenti di modificarlo.
Se specificato, questo prefisso viene anteposto al nome TalkGadget di base per creare un nome di dominio completo per TalkGadget. Il nome TalkGadget di base del dominio è "Talkgadget.google.com".
Se questa impostazione è abilitata, gli host utilizzeranno il nome di dominio personalizzato per l'accesso a TalkGadget invece del nome del dominio predefinito.
Se questa impostazione è disabilitata o non è impostata, verrà utilizzato il nome di dominio predefinito di TalkGadget ("chromoting-host.talkgadget.google.com") per tutti gli host.
I client di accesso remoto non sono interessati da questa impostazione e utilizzeranno sempre "chromoting-client.talkgadget.google.com" per accedere a TalkGadget.
Consente di attivare la separazione degli host di accesso remoto durante una connessione.
Se questa impostazione viene attivata, i dispositivi di input e output fisici degli host verranno disattivati durante una connessione remota.
Se questa impostazione viene disattivata o non viene impostata, sia gli utenti locali che remoti potranno interagire con l'host quando viene condiviso.
Se questa impostazione viene attivata o non viene configurata, gli utenti possono decidere di accoppiare client e host in fase di connessione, evitando di dover inserire un codice PIN ogni volta.
Se l'impostazione viene disattivata, questa funzione non sarà disponibile.
Se questa impostazione è attivata, le richieste di autenticazione Gnubby verranno trasferite al proxy attraverso una connessione host remota.
Se questa impostazione è disattivata o non configurata, le richieste di autenticazione Gnubby non verranno trasferite al proxy.
Consente l'utilizzo dei server relay quando i client remoti cercano di stabilire una connessione con il computer.
Se questa impostazione viene attivata, i client remoti possono utilizzare server relay per collegarsi al computer quando non è disponibile una connessione diretta (ad esempio a causa di limitazioni del firewall).
Tieni presente che, se viene disattivata la norma RemoteAccessHostFirewallTraversal, questa norma viene ignorata.
Se questa norma non viene impostata, l'impostazione viene attivata.
Consente di limitare l'intervallo di porte UDP utilizzate dall'host di accesso remoto in questo computer.
Se questa norma non viene impostata, o se viene impostata una stringa vuota, l'host di accesso remoto potrà utilizzare qualsiasi porta disponibile, a meno che la norma RemoteAccessHostFirewallTraversal sia disattivata; in questo caso l'host di accesso remoto utilizzerà l'intervallo di porte UDP 12400-12409.
Richiede la corrispondenza tra il nome dell'utente locale e il proprietario dell'host di accesso remoto.
Quando questa impostazione è attiva, l'host di accesso remoto confronta il nome dell'utente locale (a cui è associato l'host) con il nome dell'account Google registrato come proprietario dell'host (ad esempio "mariorossi" se l'host è di proprietà dell'account Google "mariorossi@esempio.com"). L'host di accesso remoto non viene avviato se il nome del proprietario dell'host non coincide con quello dell'utente locale a cui è associato l'host. La norma RemoteAccessHostMatchUsername dovrebbe essere utilizzata insieme a RemoteAccessHostDomain per assicurare che l'account Google del proprietario dell'host sia associato a un dominio specifico (ad esempio, "esempio.com").
Se questa impostazione è disattivata o non viene impostata, l'host di accesso remoto può essere associato a qualsiasi utente locale.
URL in cui i client di accesso remoto devono ottenere il proprio token di autenticazione.
Se viene impostata questa norma, l'host di accesso remoto richiederà che il client di autenticazione ottenga un token di autenticazione da questo URL per consentire la connessione. Deve essere utilizzato insieme a RemoteAccessHostTokenValidationUrl.
Questa funzione è attualmente disattivata sul lato server.
URL per la convalida del token di autenticazione del client di accesso remoto.
Se viene impostata questa norma, l'host di accesso remoto utilizzerà questo URL per convalidare i token di autenticazione dei client di accesso remoto, per accettare le connessioni. Deve essere utilizzato insieme a RemoteAccessHostTokenUrl.
Questa funzione è attualmente disattivata sul lato server.
Il certificato client per la connessione a RemoteAccessHostTokenValidationUrl.
Se questa norma viene impostata, l'host utilizzerà un certificato client con il nome comune dell'emittente indicato per eseguire l'autenticazione su RemoteAccessHostTokenValidationUrl. Impostare la norma su "*" per utilizzare qualsiasi certificato client disponibile.
Questa funzione è attualmente disattivata sul lato server.
Sostituisce le build di debug dell'host di accesso remoto.
Il valore viene analizzato come un dizionario JSON di associazioni tra nomi e valori di norme.
Consente di disattivare la sincronizzazione di Google Drive nell'app File di Google Chrome OS quando è impostata su True. In tal caso, non vengono caricati dati in Google Drive.
Se questa norma non viene impostata o è impostata su False, gli utenti potranno trasferire file in Google Drive.
Consente di disattivare la sincronizzazione di Google Drive nell'app File di Google Chrome OS utilizzando una connessione alla rete dati quando questa norma viene impostata su True. In tal caso, i dati vengono sincronizzati con Google Drive solo in presenza di una connessione alla rete Wi-Fi o Ethernet.
Se questa norma non viene impostata o viene impostata su False, gli utenti possono trasferire file in Google Drive mediante connessioni alla rete dati.
Consente di permettere a Google Chrome Frame di gestire i tipi di contenuti elencati. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato per tutti i siti il renderer predefinito specificato dalla norma "ChromeFrameRendererSettings".
Consente di specificare le estensioni che gli utenti NON possono installare. Se presenti nella blacklist, le estensioni precedentemente installate verranno rimosse. Un valore "*" riportato nella blacklist indica che tutte le estensioni sono state inserite nella blacklist a meno che non siano espressamente elencate nella whitelist. Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno installare qualsiasi estensione in Google Chrome.
Consente di specificare le estensioni da non includere nella blacklist. Un valore di * riportato nella blacklist indica che tutte le estensioni sono state inserite nella blacklist e che gli utenti possono installare solo quelle elencate nella whitelist. Per impostazione predefinita, tutte le estensioni si trovano nella whitelist, ma se in base alla norma applicata tutte le estensioni sono state inserite nella blacklist, la whitelist può essere utilizzata per annullare tale norma.
Specifies a list of apps and extensions that are installed silently, without user interaction, and which cannot be uninstalled by the user. All permissions requested by the apps/extensions are granted implicitly, without user interaction, including any additional permissions requested by future versions of the app/extension. Furthermore, permissions are granted for the enterprise.deviceAttributes and enterprise.platformKeys extension APIs. (These two APIs are not available to apps/extensions that are not force-installed.)
This policy takes precedence over a potentially conflicting ExtensionsInstallBlacklist policy. If an app or extension that previously had been force-installed is removed from this list, it is automatically uninstalled by Google Chrome.
For Windows instances that are not joined to an Active Directory domain, forced installation is limited to apps and extensions listed in the Chrome Web Store.
Note that the source code of any extension may be altered by users via Developer Tools (potentially rendering the extension dysfunctional). If this is a concern, the DeveloperToolsDisabled policy should be set.
Each list item of the policy is a string that contains an extension ID and an "update" URL separated by a semicolon (;). The extension ID is the 32-letter string found e.g. on chrome://extensions when in developer mode. The "update" URL should point to an Update Manifest XML document as described at https://developer.chrome.com/extensions/autoupdate. Note that the "update" URL set in this policy is only used for the initial installation; subsequent updates of the extension employ the update URL indicated in the extension's manifest.
For example, gbchcmhmhahfdphkhkmpfmihenigjmpp;https://clients2.google.com/service/update2/crx installs the Chrome Remote Desktop app from the standard Chrome Web Store "update" URL. For more information about hosting extensions, see: https://developer.chrome.com/extensions/hosting.
If this policy is left not set, no apps or extensions are installed automatically and the user can uninstall any app or extension in Google Chrome.
Consente di specificare gli URL che possono installare estensioni, applicazioni e temi.
A partire da Google Chrome 21 è più complicato installare estensioni, applicazioni e script utente dall'esterno del Chrome Web Store. In precedenza gli utenti potevano fare clic su un link che rimandava a un file *.crx e Google Chrome chiedeva se installare il file dopo alcuni avvisi. Dopo Google Chrome 21 tali file devono essere scaricati e trascinati nella pagina delle impostazioni di Google Chrome. Questa impostazione consente a URL specifici di utilizzare il precedente flusso di installazione semplificato.
Ogni voce presente in questo elenco è uno schema di corrispondenza in stile di estensione (vedi l'indirizzo https://developer.chrome.com/extensions/match_patterns). Gli utenti potranno installare facilmente elementi dagli URL corrispondenti a una voce nell'elenco. Questi schemi devono consentire sia la posizione del file *.crx sia la pagina da cui viene avviato il download (il referrer).
La norma ExtensionInstallBlacklist ha la precedenza su questa norma. Ciò significa che un'estensione presente nella blacklist non verrà installata, anche se è di un sito presente in questo elenco.
Controlla quali tipi di app/estensioni possono essere installati.
Questa impostazione autorizza i tipi consentiti di estensioni/app che possono essere installate in Google Chrome. Il valore è un elenco di stringhe, ognuna delle quali deve corrispondere a una delle seguenti stringhe: "extension", "theme", "user_script", "hosted_app", "legacy_packaged_app", "platform_app". Per ulteriori informazioni su questi tipi, consulta la documentazione sulle estensioni di Google Chrome.
Tieni presente che questo criterio riguarda anche le estensioni e le app con installazione forzata tramite ExtensionInstallForcelist.
Se l'impostazione è configurata, le estensioni/app con un tipo che non è in elenco non verranno installate.
Se l'impostazione non è configurata, non vengono imposte restrizioni sui tipi di estensioni/app accettabili.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene oscurato quando viene utilizzata la corrente alternata.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS oscuri lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non oscura lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori o uguali al ritardo di disattivazione dello schermo (se impostato) e al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene disattivato quando viene utilizzata la corrente alternata.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS disattivi lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non disattiva lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori o uguali al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene bloccato quando viene utilizzata la corrente alternata.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS blocchi lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non blocca lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il metodo consigliato per bloccare lo schermo in caso di inattività consiste nell'attivare il blocco dello schermo in caso di sospensione e fare in modo che Google Chrome OS sospenda dopo il ritardo di inattività. Questa norma dovrebbe essere utilizzata soltanto quando il blocco dello schermo dovrebbe avvenire molto tempo prima della sospensione o quando non si desidera affatto la sospensione in caso di inattività.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza immissioni da parte dell'utente dopo il quale viene mostrata una finestra di dialogo di avviso quando il computer è collegato a una presa di corrente.
Quando è impostata, questa norma specifica per quanto tempo l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS mostri una finestra di dialogo di avviso in cui comunica all'utente che sta per essere intrapresa l'azione richiesta in caso di inattività.
Quando questa norma non è impostata, non viene visualizzata alcuna finestra di dialogo di avviso.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori sono fissati in modo da essere minori o uguali al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale viene compiuta l'azione stabilita per l'inattività quando viene utilizzata la corrente alternata.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS compia l'azione di inattività, che può essere configurata separatamente.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene oscurato quando viene utilizzata la batteria.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS oscuri lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non oscura lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori o uguali al ritardo di disattivazione dello schermo (se impostato) e al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene disattivato quando viene utilizzata la batteria.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS disattivi lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non disattiva lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori o uguali al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene bloccato quando viene utilizzata la batteria.
Se questa norma viene impostata su un valore maggiore di zero, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS blocchi lo schermo.
Se questa norma viene impostata su zero, Google Chrome OS non blocca lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il metodo consigliato per bloccare lo schermo in caso di inattività consiste nell'attivare il blocco dello schermo in caso di sospensione e fare in modo che Google Chrome OS venga sospeso dopo il ritardo di inattività. Questa norma dovrebbe essere utilizzata soltanto quando il blocco dello schermo dovrebbe avvenire molto tempo prima della sospensione o quando non si desidera affatto la sospensione in caso di inattività.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere inferiori al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza immissioni da parte dell'utente dopo il quale viene mostrata una finestra di dialogo di avviso quando il computer è alimentato a batteria.
Quando è impostata, questa norma specifica per quanto tempo l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS mostri una finestra di dialogo di avviso in cui comunica all'utente che sta per essere intrapresa l'azione richiesta in caso di inattività.
Quando questa norma non è impostata, non viene visualizzata alcuna finestra di dialogo di avviso.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori sono fissati in modo da essere minori o uguali al ritardo di inattività.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale viene compiuta l'azione stabilita per l'inattività quando viene utilizzata la batteria.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS compia l'azione di inattività, che può essere configurata separatamente.
Se questa norma non viene impostata, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi.
Consente di specificare l'azione da compiere quando viene raggiunto il ritardo di inattività.
Tieni presente che questa norma è obsoleta e verrà rimossa in futuro.
Questa norma fornisce un valore di riserva per le norme più specifiche IdleActionAC e IdleActionBattery. Se questa norma viene impostata, il suo valore viene utilizzato se non viene impostata la rispettiva norma più specifica.
Se questa norma non viene impostata, il comportamento delle norme più specifiche rimane invariato.
Consente di specificare l'azione da compiere quando viene raggiunto il ritardo di inattività durante l'utilizzo della corrente CA.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare l'azione compiuta da Google Chrome OS quando l'utente rimane inattivo per il periodo di tempo indicato dal ritardo di inattività, che può essere configurato separatamente.
Se questa norma non viene impostata, viene compiuta l'azione predefinita, vale a dire la sospensione.
Se l'azione viene sospesa, Google Chrome OS può essere configurato separatamente per bloccare o non bloccare lo schermo prima della sospensione.
Consente di specificare l'azione da compiere quando viene raggiunto il ritardo di inattività durante l'utilizzo della batteria.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare l'azione compiuta da Google Chrome OS quando l'utente rimane inattivo per il periodo di tempo indicato dal ritardo di inattività, che può essere configurato separatamente.
Se questa norma non viene impostata, viene compiuta l'azione predefinita, vale a dire la sospensione.
Se l'azione viene sospesa, Google Chrome OS può essere configurato separatamente per bloccare o non bloccare lo schermo prima della sospensione.
Consente di specificare l'azione da compiere quando l'utente chiude il coperchio.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare l'azione compiuta da Google Chrome OS quando l'utente chiude il coperchio del dispositivo.
Se questa norma non viene impostata, viene eseguita l'azione predefinita, vale a dire la sospensione.
Se l'azione è la sospensione, è possibile configurare separatamente il blocco o meno dello schermo prima della sospensione in Google Chrome OS.
Consente di specificare se l'attività audio incide o meno sulla gestione dell'alimentazione.
Se questa norma viene impostata su True o non viene impostata, l'utente non viene considerato inattivo durante la riproduzione dell'audio. In questo modo non viene raggiunto il timeout di inattività e l'azione per l'inattività non viene compiuta. Tuttavia, dopo i timeout configurati lo schermo viene oscurato, disattivato e bloccato, a prescindere dall'attività audio.
Se questa norma viene impostata su False, l'attività audio non impedisce di considerare inattivo l'utente.
Consente di specificare se l'attività video incide o meno sulla gestione dell'alimentazione.
Se questa norma viene impostata su True o non viene impostata, l'utente non viene considerato inattivo durante la riproduzione del video. In questo modo non viene raggiunto il ritardo di inattività, l'oscuramento dello schermo, la disattivazione dello schermo e il blocco dello schermo e non vengono compiute le azioni corrispondenti.
Se questa norma viene impostata su False, l'attività video non impedisce di considerare inattivo l'utente.
La norma non è più supportata a partire dalla versione 29 di Google Chrome OS. Utilizza la norma PresentationScreenDimDelayScale.
Consente di specificare la percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo quando il dispositivo è in modalità di presentazione.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare la percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo quando il dispositivo è in modalità di presentazione. Quando viene regolato il ritardo di oscuramento, i ritardi di spegnimento, blocco e inattività dello schermo vengono regolati per mantenere gli stessi distacchi dal ritardo di oscuramento dello schermo configurato in origine.
Se la norma non viene impostata viene utilizzato un fattore di regolazione predefinito.
Il fattore di regolazione minimo deve essere 100%. Valori che renderebbero il ritardo di oscuramento dello schermo in modalità di presentazione inferiore al ritardo di oscuramento normale non sono consentiti.
Specifica se sono consentiti i Wakelock dello schermo. I Wakelock dello schermo possono essere richiesti dalle estensioni tramite l'API dell'estensione di gestione dell'alimentazione.
Se questa norma è impostata su True o non è impostata, verranno rispettati i Wakelock dello schermo nella gestione dell'alimentazione.
Se questa norma è impostata su False, le richieste di Wakelock dello schermo verranno ignorate.
Consente di specificare la percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo quando viene osservata l'attività dell'utente mentre lo schermo è oscurato o subito dopo lo spegnimento dello schermo.
Se questa norma viene impostata, consente di specificare la percentuale di regolazione del ritardo di oscuramento dello schermo quando viene osservata l'attività dell'utente mentre lo schermo è oscurato o subito dopo lo spegnimento dello schermo. Quando il ritardo di oscuramento viene regolato, i ritardi di spegnimento, blocco e inattività dello schermo vengono regolati per mantenere gli stessi distacchi dal ritardo di oscuramento dello schermo configurato in origine.
Se la norma non viene impostata viene utilizzato un fattore di regolazione predefinito.
Il fattore di regolazione minimo deve essere 100%.
Consente di specificare se i ritardi di gestione dell'alimentazione e il limite di durata delle sessioni devono iniziare soltanto dopo il rilevamento dell'attività del primo utente in una sessione.
Se questa norma viene impostata su True, i ritardi di gestione dell'alimentazione e il limite di durata delle sessioni non iniziano fino al termine del rilevamento dell'attività del primo utente in una sessione.
Se questa norma viene impostata su False o non viene impostata, i ritardi di gestione dell'alimentazione e il limite di durata delle sessioni iniziano immediatamente all'avvio della sessione.
Consente di configurare le impostazioni di gestione dell'alimentazione quando l'utente diventa inattivo.
Questa norma consente di controllare diverse impostazioni relative alla strategia di gestione dell'alimentazione quando l'utente diventa inattivo.
Esistono quattro tipi di azioni: * Lo schermo viene oscurato se l'utente rimane inattivo per il tempo specificato da |ScreenDim|. * Lo schermo viene spento se l'utente rimane inattivo per il tempo specificato da |ScreenOff|. * Se l'utente rimane inattivo per il tempo specificato da |IdleWarning|, viene visualizzata una finestra di dialogo di avviso per indicare all'utente che sta per essere compiuta l'azione per inattività. * Se l'utente rimane inattivo per il tempo specificato da |Idle|, viene compiuta l'azione specificata da |IdleAction|.
Per ognuna delle azioni precedenti, il ritardo deve essere specificato in millisecondi e deve essere impostato un valore maggiore di zero per poter attivare l'azione corrispondente. Se il ritardo viene impostato su zero, Google Chrome OS non compie l'azione corrispondente.
Se Per ogni ritardo sopra indicato non viene impostato il periodo di tempo viene utilizzato il valore predefinito.
I valori |ScreenDim| devono essere inferiori o uguali al valore di |ScreenOff|, mentre i valori di |ScreenOff| e |IdleWarning| devono essere inferiori o uguali al valore di |Idle|.
Il valore di |IdleAction| può essere una delle seguenti quattro azioni possibili: * |Suspend| * |Logout| * |Shutdown| * |DoNothing|
Se il valore |IdleAction| non viene impostato, viene compiuta l'azione predefinita, vale a dire la sospensione.
Esistono inoltre impostazioni separate per l'alimentazione CA e la batteria.
Consente di specificare il periodo di tempo senza input dell'utente trascorso il quale lo schermo viene bloccato durante l'utilizzo di alimentazione CA o batteria.
Se il periodo di tempo viene impostato su un valore maggiore di zero, questo valore rappresenta il periodo di tempo per cui l'utente deve rimanere inattivo prima che Google Chrome OS blocchi lo schermo.
Se il periodo di tempo viene impostato su zero, Google Chrome OS non blocca lo schermo quando l'utente diventa inattivo.
Se il periodo di tempo non viene impostato, viene utilizzato un periodo di tempo predefinito.
La modalità di blocco dello schermo per inattività consigliata è l'attivazione del blocco schermo in caso di sospensione e la sospensione di Google Chrome OS una volta trascorso il ritardo di inattività. Questa norma dovrebbe essere utilizzata soltanto quando il blocco dello schermo deve avvenire molto prima della sospensione o quando non si desidera attivare la sospensione in caso di inattività.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi. I valori devono essere minori del ritardo di inattività.
Quando questa impostazione è attiva, gli utenti possono impostare Google Chrome affinché memorizzi le password e le inserisca automaticamente al successivo accesso a un sito.
Se questa impostazione viene disattivata, gli utenti non potranno salvare nuove password ma potranno ancora utilizzare password già salvate.
Se questa norma viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se la norma non viene impostata, il salvataggio delle password è consentito (ma può essere disattivato dall'utente).
Consente di stabilire se l'utente può visualizzare le password in testo non crittografato in Gestione password. Se disattivi questa impostazione, Gestione password impedisce la visualizzazione delle password memorizzate in testo non crittografato nella finestra Gestione password. Se attivi questa norma o non la imposti, gli utenti potranno visualizzare le loro password in testo non crittografato in Gestione password.
Consente di stabilire se consentire o meno ai siti web di impostare dati locali. L'impostazione dei dati locali può essere consentita o vietata per tutti i siti web.
Se questa norma viene impostata su "Conserva cookie per tutta la durata della sessione", i cookie vengono cancellati alla chiusura della sessione. Quando Google Chrome è in esecuzione in "modalità background", è possibile che la sessione non si chiuda quando viene chiusa l'ultima finestra. Leggere la norma "BackgroundModeEnabled" per avere ulteriori informazioni sulla configurazione di questo comportamento.
Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzata la norma "AllowCookies", che potrà essere modificata dall'utente.
Permette di stabilire se consentire o meno la visualizzazione delle immagini nei siti web. La visualizzazione delle immagini può essere consentita o negata per tutti i siti web. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore "AllowImages", che potrà essere modificato dagli utenti.
Permette di stabilire se consentire o meno l'esecuzione di JavaScript nei siti web. L'esecuzione di JavaScript può essere consentita o negata per tutti i siti web. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore "AllowJavaScript", che potrà essere modificato dagli utenti.
Consente di stabilire se consentire o meno ai siti web di eseguire automaticamente i plug-in. L'esecuzione automatica dei plug-in può essere consentita o negata per tutti i siti web.
Click-to-play consente di eseguire i plug-in ma l'utente deve fare clic sopra per avviarne l'esecuzione.
Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzata la norma "AllowPlugins" e l'utente potrà modificarla.
Permette di stabilire se consentire o meno la visualizzazione dei popup nei siti web. La visualizzazione dei popup può essere consentita o negata per tutti i siti web. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore "BlockPopups", che potrà essere modificato dagli utenti.
Permette di stabilire se consentire o meno la visualizzazione di notifiche desktop nei siti web. La visualizzazione di notifiche desktop può essere consentita o negata per impostazione predefinita oppure l'utente può ricevere una richiesta ogni volta che un sito web desidera visualizzare le notifiche desktop. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore "AskNotifications", che potrà essere modificato dagli utenti.
Permette di stabilire se consentire o meno il monitoraggio della posizione fisica degli utenti da parte dei siti web. Il monitoraggio della posizione fisica degli utenti può essere consentito o negato per impostazione predefinita oppure l'utente può ricevere una richiesta ogni volta che un sito web desidera conoscere la posizione fisica. Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore "AskGeolocation", che potrà essere modificato dagli utenti.
Consente di stabilire se i siti web possono accedere ai dispositivi di acquisizione dei contenuti multimediali. L'accesso ai dispositivi di acquisizione dei contenuti multimediali può essere consentito per impostazione predefinita oppure l'utente può visualizzare una richiesta ogni volta che un sito web vuole accedere ai dispositivi di acquisizione dei contenuti multimediali.
Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzata la norma "PromptOnAccess" e l'utente sarà in grado di modificarla.
Consente di stabilire se consentire o meno l'utilizzo della generazione di chiavi sui siti web. L'utilizzo della generazione di chiavi può essere consentito o negato per tutti i siti web.
Se questa norma non viene impostata, verrà utilizzato il valore della norma "BlockKeygen", che potrà essere modificato dagli utenti.
Consente di specificare un elenco di pattern URL che specificano i siti per cui Google Chrome deve selezionare automaticamente un certificato client, se il sito ne richiede uno.
Il valore deve essere un array di dizionari JSON in stringa. Ogni dizionario deve avere questa forma: { "pattern": "$URL_PATTERN", "filter" : $FILTER }, dove $URL_PATTERN è un pattern di impostazione dei contenuti. $FILTER restringe i certificati client da cui il browser effettua automaticamente la selezione. Indipendentemente dal filtro, saranno selezionati solo certificati che soddisfano la richiesta di certificato del server. Se $FILTER presenta la forma { "ISSUER": { "CN": "$ISSUER_CN" } }, vengono inoltre selezionati solo i certificati client emessi da certificati con valore CommonName uguale a $ISSUER_CN. Se $FILTER è il dizionario vuoto {}, la selezione del certificato client non viene limitata ulteriormente.
Se questa norma non viene impostata, la selezione automatica non avviene per nessun sito.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti autorizzati a impostare cookie. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultCookiesSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti non autorizzati a impostare cookie. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultCookiesSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti a cui è consentito impostare cookie per la sessione.
Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma 'DefaultCookiesSetting', se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Se Google Chrome è in esecuzione in "modalità background", è possibile che la sessione non si chiuda quando viene chiusa l'ultima finestra del browser, ma che rimanga attiva fino alla chiusura del browser. Leggere la norma 'BackgroundModeEnabled' per ulteriori informazioni sulla configurazione di questo comportamento.
Se la norma "RestoreOnStartup" viene impostata in modo da ripristinare gli URL delle sessioni precedenti, questa norma non verrà rispettata e i cookie verranno memorizzati in modo permanente per i siti.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui è consentita la visualizzazione di immagini. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultImagesSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui non è consentita la visualizzazione di immagini. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultImagesSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui è consentita l'esecuzione di JavaScript. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultJavaScriptSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui non è consentita l'esecuzione di JavaScript. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultJavaScriptSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui è consentito l'utilizzo della generazione di chiavi. Se un pattern URL è indicato nella norma "KeygenBlockedForUrls", quest'ultima ha la precedenza su queste eccezioni.
Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultKeygenSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui non è consentito l'utilizzo della generazione di chiavi. Se un pattern URL è indicato nella norma "KeygenAllowedForUrls", quest'ultima ha la precedenza su queste eccezioni.
Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultKeygenSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui è consentita l'esecuzione dei plug-in. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultPluginsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui non è consentita l'esecuzione dei plug-in. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultPluginsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui è consentita l'apertura dei popup. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultPopupsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Ti consente di registrare un elenco di gestori di protocolli. Questa può essere soltanto una norma consigliata. Per la proprietà |protocol| dovrebbe essere impostato lo schema, ad esempio "mailto", e per la proprietà |url| dovrebbe essere impostato il pattern URL dell'applicazione che gestisce lo schema. Il pattern può includere "%s" che, se presente, verrà sostituito dall'URL gestito.
I gestori di protocolli registrati tramite la norma vengono uniti a quelli registrati dall'utente e possono essere utilizzati entrambi i tipi. L'utente può sostituire i gestori di protocolli installati tramite la norma installando un nuovo gestore predefinito, ma non può rimuovere un gestore di protocollo registrato tramite la norma.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti in cui non è consentita l'apertura dei popup. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultPopupsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti autorizzati a visualizzare notifiche. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultNotificationsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Consente di impostare un elenco di pattern URL che specificano i siti non autorizzati a visualizzare notifiche. Se questa norma non viene impostata, per tutti i siti verrà utilizzato il valore predefinito globale della norma "DefaultNotificationsSetting", se è impostata, oppure verrà utilizzata la configurazione personale dell'utente.
Se questa norma è impostata su true, è possibile creare e utilizzare utenti supervisionati.
Se questa norma è impostata su false o non è configurata, la creazione di utenti supervisionati e il relativo accesso saranno disattivati. Tutti gli utenti supervisionati esistenti saranno nascosti.
NOTA. Il comportamento predefinito per dispositivi consumer ed enterprise è diverso: sui dispositivi consumer, gli utenti supervisionati sono abilitati per impostazione predefinita, mentre sui dispositivi enterprise sono disabilitati per impostazione predefinita.
Se questa norma è impostata su false, la creazione di utenti supervisionati da parte di questo utente sarà disabilitata. Gli eventuali utenti supervisionati esistenti saranno comunque disponibili.
Se questa norma è impostata su true o non è configurata, questo utente può creare e gestire utenti supervisionati.
Se la norma viene impostata su true e l'utente è supervisionato, le altre app Android possono chiedere le restrizioni web dell'utente tramite un provider di contenuti.
Se la norma è impostata su false o non è impostata, il provider di contenuti non restituisce informazioni.
Visualizza opzioni di accesso di Google Chrome OS nel menu di sistema.
Se questa norma viene impostata su true, le opzioni di accesso vengono sempre visualizzate nel menu della barra delle applicazioni.
Se questa norma viene impostata su false, le opzioni di accesso non vengono mai visualizzate nel menu della barra delle applicazioni.
Se imposti questa norma, gli utenti non possono modificarla o ignorarla.
Se questa norma non viene impostata, le opzioni di accesso non vengono visualizzate nel menu della barra delle applicazioni, tuttavia l'utente può impostarne la visualizzazione tramite la pagina Impostazioni.
Consente di attivare la funzione di accessibilità del puntatore grande.
Se la norma viene impostata su true, il puntatore grande sarà sempre attivo.
Se la norma viene impostata su false, il puntatore grande sarà sempre disattivato.
Se la norma viene impostata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Se la norma non viene impostata, il puntatore grande sarà inizialmente disattivato ma gli utenti potranno attivarlo in qualsiasi momento.
Consente di attivare la funzione di accessibilità di lettura vocale.
Se questa norma viene impostata su true, la lettura vocale sarà sempre attiva.
Se la norma viene impostata su false, la lettura vocale sarà sempre disattivata.
Se la norma viene impostata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Se la norma non viene configurata, la lettura vocale viene inizialmente disattivata ma potrà essere attivata dagli utenti in qualsiasi momento.
Consente di attivare la funzione di accessibilità della modalità ad alto contrasto.
Se la norma viene impostata su true, la modalità ad alto contrasto sarà sempre attiva.
Se la norma viene impostata su false, la modalità ad alto contrasto sarà sempre disattivata.
Se la norma viene impostata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Se la norma non viene configurata, la modalità ad alto contrasto viene inizialmente disattivata ma potrà essere attivata dagli utenti in qualsiasi momento.
Attiva la funzione di accessibilità della tastiera sullo schermo.
Se questa norma viene impostata su true, la tastiera sullo schermo sarà sempre attivata.
Se questa norma viene impostata su false, la tastiera sullo schermo sarà sempre disattivata.
Se questa norma viene viene impostata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla.
Se questa norma non viene impostata, inizialmente la tastiera sullo schermo è disattivata, ma l'utente la può attivare in qualsiasi momento.
Consente di modificare il comportamento predefinito dei tasti della fila superiore in tasti funzione.
Se questa norma è impostata su "true", i tasti della fila superiore della tastiera riprodurranno i comandi dei tasti funzione per impostazione predefinita. Per ripristinare il comportamento dei tasti multimediali, è necessario premere il tasto per la ricerca.
Se questa norma è impostata su "false" o non viene impostata, la tastiera riprodurrà i comandi dei tasti multimediali per impostazione predefinita e i comandi dei tasti funzione quando viene premuto il tasto per la ricerca.
Consente di impostare il tipo di ingrandimento dello schermo da attivare.
Se questa norma viene impostata, consente di stabilire il tipo di ingrandimento dello schermo da attivare. Se la norma viene impostata su "None" l'ingrandimento dello schermo viene disattivato.
Se la norma viene impostata gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Se la norma non viene configurata, l'ingrandimento dello schermo viene inizialmente disattivato ma potrà essere attivato dagli utenti in qualsiasi momento.
Consente di impostare lo stato predefinito della funzione di accessibilità del puntatore grande nella schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata su true, il puntatore grande viene attivato quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata su false, il puntatore grande viene disattivato quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata, gli utenti possono ignorarla temporaneamente attivando o disattivando il puntatore grande. La scelta dell'utente non è però permanente e viene ripristinato il valore predefinito quando viene visualizzata di nuovo la schermata di accesso o quando l'utente rimane inattivo nella schermata di accesso per un minuto.
Se la norma non viene impostata, il puntatore grande viene disattivato alla prima visualizzazione della schermata di accesso. Gli utenti possono attivare o disattivare il puntatore grande in qualsiasi momento e il relativo stato nella schermata di accesso persiste per tutti gli utenti.
Consente di impostare lo stato predefinito della funzione di accessibilità di lettura vocale nella schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata su true, la lettura vocale viene attivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata su false, la lettura vocale viene disattivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata, gli utenti possono ignorarla temporaneamente attivando o disattivando la lettura vocale. La scelta dell'utente non è però permanente e viene ripristinato il valore predefinito quando viene visualizzata di nuovo la schermata di accesso o quando l'utente rimane inattivo nella schermata di accesso per un minuto.
Se la norma non viene impostata, la lettura vocale viene disattivata alla prima visualizzazione della schermata di accesso. Gli utenti possono attivare o disattivare la lettura vocale in qualsiasi momento e il relativo stato nella schermata di accesso persiste per tutti gli utenti.
Consente di impostare lo stato predefinito della funzione di accessibilità della modalità ad alto contrasto nella schermata di accesso.
Se la norma viene impostata su true, la modalità ad alto contrasto verrà attivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata su false, la modalità ad alto contrasto verrà disattivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se la norma viene impostata, gli utenti possono ignorarla temporaneamente attivando o disattivando la modalità ad alto contrasto. La scelta dell'utente non è però permanente e viene ripristinato il valore predefinito quando viene visualizzata di nuovo la schermata di accesso o quando l'utente rimane inattivo nella schermata di accesso per un minuto.
Se la norma non viene impostata, la modalità ad alto contrasto viene disattivata alla prima visualizzazione della schermata di accesso. Gli utenti possono attivare o disattivare la modalità ad alto contrasto in qualsiasi momento e il relativo stato nella schermata di accesso persiste per tutti gli utenti.
Imposta lo stato predefinito della funzione di accessibilità della tastiera sullo schermo nella schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata su true, la tastiera sullo schermo viene attivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata su false, la tastiera sullo schermo viene disattivata quando viene visualizzata la schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata, gli utenti possono ignorarla temporaneamente attivando o disattivando la tastiera sullo schermo. Tuttavia, la scelta dell'utente non è permanente e l'impostazione predefinita viene ripristinata ogni volta che viene visualizzata la schermata di accesso o se l'utente rimane inattivo sulla schermata di acceso per un minuto.
Se questa norma non viene impostata, la tastiera sullo schermo è disattivata alla prima visualizzazione della schermata di accesso. Gli utenti possono attivare o disattivare la tastiera sullo schermo in qualsiasi momento e il relativo stato sulla schermata di accesso viene mantenuto tra utenti differenti.
Consente di impostare il tipo di ingrandimento dello schermo predefinito che viene attivato nella schermata di accesso.
Se questa norma viene impostata consente di controllare il tipo di ingrandimento dello schermo che viene attivato quando viene visualizzata la schermata di accesso. L'impostazione della norma su "None" consente di disattivare l'ingrandimento dello schermo.
Se la norma viene impostata, gli utenti possono ignorarla temporaneamente attivando o disattivando l'ingrandimento dello schermo. La scelta dell'utente non è però permanente e viene ripristinato il valore predefinito quando viene visualizzata di nuovo la schermata di accesso o quando l'utente rimane inattivo nella schermata di accesso per un minuto.
Se la norma non viene impostata, l'ingrandimento dello schermo viene disattivato alla prima visualizzazione della schermata di accesso. Gli utenti possono attivare o disattivare l'ingrandimento dello schermo in qualsiasi momento e il relativo stato nella schermata di accesso persiste per tutti gli utenti.
Consente di specificare gli host di messaggi nativi che non devono essere caricati.
Il valore della lista nera "*" indica che tutti gli host di messaggi nativi non sono autorizzati, a meno che vengano elencati espressamente nella whitelist.
Se la norma non viene impostata, Google Chrome caricherà tutti gli host di messaggi nativi installati.
Consente di specificare gli host di messaggi nativi da escludere dalla lista nera.
Il valore della lista nera * indica che tutti gli host di messaggi nativi non sono autorizzati e che verranno caricati soltanto gli host di messaggi nativi elencati nella whitelist.
Per impostazione predefinita sono autorizzati tutti gli host di messaggi nativi ma, se tutti gli host sono stati aggiunti alla lista nera secondo la norma, è possibile utilizzare la whitelist per ignorare la norma.
Abilita l'installazione di host di messaggistica nativi a livello di utente.
Se l'impostazione è abilitata, in Google Chrome è consentito utilizzare host di messaggistica nativi installati a livello di utente.
Se l'impostazione è disabilitata, in Google Chrome vengono utilizzati solo gli host di messaggistica nativi installati a livello del sistema.
Se l'impostazione non viene specificata, in Google Chrome è consentito utilizzare host di messaggistica nativi a livello di utente.
Consente di specificare gli schemi di autenticazione HTTP supportati da Google Chrome.
I valori possibili sono "basic", "digest", "ntlm" e "negotiate". Separa i valori con la virgola.
Se questa norma non viene impostata, vengono utilizzati tutti e quattro gli schemi.
Consente di specificare se il Kerberos SPN generato si basa sul nome canonico DNS o sul nome originale inserito. Se attivi questa impostazione, la ricerca CNAME verrà saltata e verrà utilizzato il nome del server inserito. Se disattivi l'impostazione o non la imposti, il nome canonico del server sarà determinato tramite ricerca CNAME.
Consente di specificare se il Kerberos SPN generato deve includere una porta non standard. Se attivi questa impostazione e specifichi una porta non standard (cioè una porta diversa da 80 o 443), la porta verrà inclusa nel Kerberos SPN generato. Se disattivi l'impostazione o non la imposti, il Kerberos SPN generato non includerà in nessun caso una porta.
Consente di specificare quali server devono essere autorizzati per l'autenticazione integrata. L'autenticazione integrata è attivata solo quando Google Chrome riceve una richiesta di autenticazione da un proxy o da un server che si trova in questo elenco di autorizzazione.
Separa più nomi di server con delle virgole. Sono ammessi i caratteri jolly (*).
Se questa norma non viene impostata Google Chrome tenterà di rilevare se sulla Intranet è presente un server e solo allora risponderà alle richieste IWA. Se viene rilevato un server su Internet, le sue richieste IWA verranno ignorate da Google Chrome.
Server a cui Google Chrome potrebbe delegare le credenziali utente.
Separare più nomi di server con delle virgole. Sono ammessi i caratteri jolly (*).
Se questa norma non è impostata, Google Chrome non delegherà le credenziali utente, anche se viene rilevato un server sulla Intranet.
Consente di specificare la libreria GSSAPI da utilizzare per l'autenticazione HTTP. È possibile impostare semplicemente un nome di libreria oppure un percorso completo.
Se non viene fornita alcuna impostazione, Google Chrome dovrà ricorrere a un nome di libreria predefinito.
Consente di specificare il tipo di account degli account forniti dall'app di autenticazione di Android che supporta l'autenticazione HTTP Negotiate (ad esempio, l'autenticazione Kerberos). Queste informazioni dovrebbero essere messe a disposizione dal fornitore dell'app di autenticazione. Per ulteriori informazioni, visitare la pagina https://goo.gl/hajyfN.
Se non vengono fornite impostazioni, l'autenticazione HTTP Negotiate è disattivata su Android.
Consente di stabilire se per i contenuti secondari di terze parti presenti in una pagina è consentita la visualizzazione di una finestra di dialogo Autorizzazione di base HTTP. Generalmente questa norma non è attiva per tutela dal phishing. Se questa norma non viene impostata, l'impostazione verrà disattivata e per i contenuti secondari di terze parti non potrà essere visualizzata una finestra di dialogo Autorizzazione di base HTTP.
Consente di configurare l'URL della pagina iniziale predefinita di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificarlo.
La pagina iniziale è la pagina che viene aperta tramite il pulsante Pagina iniziale. Le pagine che si aprono all'avvio sono stabilite dalle norme RestoreOnStartup.
La pagina iniziale può essere un URL specificato qui oppure la pagina Nuova scheda. Se viene impostata la pagina Nuova scheda, questa norma non viene applicata.
Se questa impostazione viene attivata, gli utenti non possono cambiare l'URL della pagina iniziale di Google Chrome, ma possono scegliere come pagina iniziale la pagina Nuova scheda.
Se questa norma non viene impostata, e non viene impostata neanche la norma HomepageIsNewTabPage, l'utente potrà scegliere la pagina iniziale che preferisce.
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory.
Consente di configurare il tipo della pagina iniziale predefinita di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare le preferenze della pagina iniziale. Il tipo di pagina iniziale può essere impostato sull'URL specificato oppure sulla pagina Nuova scheda.
Se viene attivata questa impostazione, per la pagina iniziale viene sempre utilizzata la pagina Nuova scheda e la posizione dell'URL della pagina iniziale viene ignorata.
Se viene disattivata questa impostazione, la pagina iniziale dell'utente non sarà mai la pagina Nuova scheda, a meno che l'URL sia impostato su 'chrome://newtab'.
Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non possono modificare il tipo di pagina iniziale in Google Chrome.
Se questa norma non viene impostata, l'utente può scegliere autonomamente se la pagina Nuova scheda sarà la pagina iniziale.
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory.
Consente di specificare il comportamento all'avvio.
Se viene selezionata l'opzione "Apri la pagina Nuova scheda", all'avvio di Google Chrome verrà sempre aperta la pagina Nuova scheda.
Se viene selezionata l'opzione "Ripristina l'ultima sessione", verranno riaperti gli URL che erano aperti l'ultima volta che è stato chiuso Google Chrome e la sessione di navigazione verrà ripristinata così com'era. La selezione di questa opzione comporta la disattivazione di alcune impostazioni basate sulle sessioni o che compiono azioni all'uscita (ad esempio la cancellazione dei dati di navigazione alla chiusura o dei cookie della sessione).
Se viene selezionata l'opzione "Apri un elenco di URL", quando un utente avvia Google Chrome viene aperto l'elenco di "URL da aprire all'avvio".
Se questa impostazione viene attivata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla in Google Chrome.
Disattivare questa impostazione equivale a non configurarla. Gli utenti potranno modificarla in Google Chrome.
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory.
Se come azione all'avvio viene impostata l'opzione "Apri un elenco di URL", è possibile specificare l'elenco di URL da aprire. Se questa norma non viene impostata, all'avvio non verrà aperto alcun URL.
Questa norma funziona soltanto se la norma "RestoreOnStartup" viene impostata su "RestoreOnStartupIsURLs".
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory.
Consente di attivare l'utilizzo di un provider di ricerca predefinito.
Se questa impostazione viene attivata, viene eseguita una ricerca predefinita quando l'utente digita testo diverso da un URL nella omnibox.
È possibile specificare il provider di ricerca predefinito da utilizzare impostando le altre norme relative alla ricerca predefinita. Se tali norme non vengono impostate, l'utente può scegliere il provider predefinito.
Se questa impostazione viene disattivata, non viene eseguita alcuna ricerca quando l'utente inserisce testo diverso da un URL nella omnibox.
Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla in Google Chrome.
Se questa norma non viene impostata, viene attivato il provider di ricerca predefinito e l'utente potrà impostare l'elenco di provider di ricerca.
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory.
Consente di specificare il nome del provider di ricerca predefinito. Se il nome non viene impostato verrà utilizzato il nome host specificato nell'URL di ricerca. Questa norma viene considerata soltanto se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare la parola chiave, che è la scorciatoia utilizzata nella omnibox per attivare la ricerca con il provider. Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, nessuna parola chiave attiverà il provider di ricerca. Questa norma viene considerata soltanto se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare l'URL del motore di ricerca utilizzato per eseguire una ricerca per impostazione predefinita. L'URL deve contenere la stringa "{searchTerms}", che verrà sostituita in fase di query dai termini di ricerca inseriti dall'utente. Questa opzione deve essere impostata quando la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva e verrà rispettata soltanto in questo caso.
Consente di specificare l'URL del motore di ricerca utilizzato per fornire suggerimenti di ricerca. L'URL deve contenere la stringa "{searchTerms}", che verrà sostituita in fase di query dal testo inserito fino a quel momento dall'utente. Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, non verranno utilizzati URL di suggerimento. Questa norma viene rispettata soltanto se la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva.
Consente di specificare l'URL del motore di ricerca utilizzato per fornire risultati immediati. L'URL deve contenere la stringa "'{searchTerms}'", che sarà sostituita in fase di query dal testo inserito dall'utente fino a quel momento. Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, non verranno restituiti risultati di ricerca immediati. Questa norma viene rispettata soltanto se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare l'URL dell'icona preferita del provider di ricerca predefinito. Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, per il provider di ricerca non verrà visualizzata alcuna icona. Questa norma viene rispettata soltanto se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare le codifiche dei caratteri supportate dal provider di ricerca. Le codifiche sono nomi di pagine codificati come UTF-8, GB2312 e ISO-8859-1. Vengono provate nell'ordine indicato. Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata viene utilizzato il valore predefinito UTF-8. Questa norma viene rispettata soltanto se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Specifica un elenco di URL alternativi che possono essere utilizzati per estrarre termini di ricerca dal motore di ricerca. Gli URL devono contenere la stringa '{searchTerms}', che verrà utilizzata per estrarre i termini di ricerca.
Questa norma è facoltativa. Se non è impostata, non verrà utilizzato alcun URL alternativo per estrarre i termini di ricerca.
Questa norma viene rispettata solo se è attiva la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Se questa norma viene impostata e un URL di ricerca suggerito dalla omnibox contiene questo parametro nella stringa di ricerca o nell'identificatore del frammento, il suggerimento visualizzerà i termini di ricerca e il fornitore del servizio di ricerca anziché l'URL di ricerca non elaborato.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, non verrà effettuata alcuna sostituzione dei termini di ricerca.
Questa norma viene rispettata soltanto se viene attivata la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare l'URL del motore di ricerca utilizzato per la ricerca di immagini. Le richieste di ricerca verranno inviate con il metodo GET. Se viene impostata la norma DefaultSearchProviderImageURLPostParams, per le richieste di ricerca di immagini viene utilizzato il metodo POST.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, non verrà utilizzata la ricerca di immagini.
Questa norma viene rispettata soltanto se viene attivata la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare l'URL utilizzato da un motore di ricerca per fornire una pagina Nuova scheda.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata non verrà fornita una pagina Nuova scheda.
Questa norma viene rispettata soltanto se viene attivata la norma "DefaultSearchProviderEnabled".
Consente di specificare i parametri utilizzati durante la ricerca di un URL con POST. Si tratta di coppie di nome/valore separate da virgole. Se un valore è il parametro di un modello, come {searchTerms} nell'esempio precedente, verrà sostituito con i dati dei termini di ricerca reali.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, la richiesta di ricerca verrà inviata utilizzando il metodo GET.
Questa norma viene rispettata soltanto se la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva.
Consente di specificare i parametri utilizzati durante la ricerca di suggerimenti con POST. Si tratta di coppie di nome/valore separate da virgole. Se un valore è il parametro di un modello, come {searchTerms} nell'esempio precedente, verrà sostituito con i dati dei termini di ricerca reali.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, la richiesta di ricerca di suggerimenti verrà inviata utilizzando il metodo GET.
Questa norma viene rispettata soltanto se la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva.
Consente di specificare i parametri utilizzati durante la ricerca istantanea con POST. Si tratta di coppie di nome/valore separate da virgole. Se un valore è il parametro di un modello, come {searchTerms} nell'esempio precedente, verrà sostituito con i dati dei termini di ricerca reali.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, la richiesta di ricerca istantanea verrà inviata utilizzando il metodo GET.
Questa norma viene rispettata soltanto se la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva.
Consente di specificare i parametri utilizzati durante la ricerca di immagini con POST. Si tratta di coppie di nome/valore separate da virgole. Se un valore è il parametro di un modello, come {imageThumbnail} nell'esempio precedente, verrà sostituito con i dati delle miniature di immagini reali.
Questa norma è facoltativa. Se non viene impostata, la richiesta di ricerca di immagini verrà inviata utilizzando il metodo GET.
Questa norma viene rispettata soltanto se la norma "DefaultSearchProviderEnabled" è attiva.
Consente di configurare il renderer HTML predefinito se Google Chrome Frame è installato. Se questa norma non viene impostata, per impostazione predefinita il rendering viene eseguito dal browser host; tuttavia, in alternativa, puoi sostituire tale impostazione e consentire che l'esecuzione del rendering delle pagine HTML venga eseguita, per impostazione predefinita, da Google Chrome Frame.
Consente di personalizzare l'elenco di pattern URL per i quali il rendering deve sempre essere eseguito da Google Chrome Frame.
Se la norma non viene impostata, verrà utilizzato per tutti i siti il renderer predefinito specificato dalla norma "ChromeFrameRendererSettings".
Per avere pattern di esempio, visita il sito https://www.chromium.org/developers/how-tos/chrome-frame-getting-started.
Consente di personalizzare l'elenco di pattern URL per i quali il rendering deve sempre essere eseguito dal browser host.
Se la norma non viene impostata, viene utilizzato per tutti i siti il renderer predefinito specificato dalla norma "ChromeFrameRendererSettings".
Per avere pattern di esempio, visita il sito https://www.chromium.org/developers/how-tos/chrome-frame-getting-started.
Consente di specificare dei parametri aggiuntivi da utilizzare quando Google Chrome Frame avvia Google Chrome.
Se questa norma non viene impostata viene utilizzata la riga di comando predefinita.
In genere le pagine con X-UA-Compatible impostato su chrome=1 saranno visualizzate in Google Chrome Frame nonostante la norma "£ChromeFrameRendererSettings".
Se attivi questa impostazione, le pagine non saranno sottoposte a scansione per i metatag.
Se disattivi questa impostazione, le pagine saranno sottoposte a scansione per i metatag.
Se questa norma non viene impostata, le pagine saranno sottoposte a scansione per i metatag.
Consente di specificare il server proxy utilizzato da Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare le impostazioni del proxy. Se decidi di non utilizzare mai un server proxy e di eseguire sempre un collegamento diretto, tutte le altre opzioni vengono ignorate. Se scegli di utilizzare le impostazioni proxy di sistema o di rilevare automaticamente il server proxy, tutte le altre opzioni vengono ignorate. Se scegli di utilizzare un server proxy fisso, puoi specificare ulteriori opzioni in "Indirizzo o URL del server proxy" e in "Elenco separato da virgole delle regole di bypass proxy". Se scegli di utilizzare uno script proxy .pac, devi specificare l'URL per lo script in "URL di un file proxy .pac". Per esempi dettagliati, visita il sito: https://www.chromium.org/developers/design-documents/network-settings#TOC-Command-line-options-for-proxy-sett. Se attivi questa impostazione, Google Chrome ignora tutte le opzioni correlate al proxy specificate dalla riga di comando. Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno scegliere autonomamente le impostazioni del proxy.
Questa norma è obsoleta, quindi utilizza ProxyMode. Consente di specificare il server proxy utilizzato da Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare le impostazioni proxy. Se decidi di non utilizzare mai un server proxy e di eseguire sempre un collegamento diretto, tutte le altre opzioni vengono ignorate. Se scegli di utilizzare le impostazioni proxy del sistema o di rilevare automaticamente il server proxy, tutte le altre opzioni vengono ignorate. Se scegli le impostazioni proxy manuali, puoi specificare ulteriori opzioni in "Indirizzo o URL del server proxy", "URL per file proxy .pac" ed "Elenco separato da virgole delle regole bypass proxy". Per esempi dettagliati, visita il sito: https://www.chromium.org/developers/design-documents/network-settings#TOC-Command-line-options-for-proxy-sett. Se attivi questa impostazione, Google Chrome ignorerà tutte le opzioni correlate al proxy specificate dalla riga di comando. Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno scegliere autonomamente le impostazioni del proxy.
Qui puoi specificare l'URL del server proxy. Questa norma viene applicata soltanto se sono state selezionate le impostazioni proxy manuali in "Scegli come specificare le impostazioni del server proxy". Se hai selezionato un'altra modalità per l'impostazione delle norme relative al proxy, non dovresti impostare questa norma. Per ulteriori opzioni ed esempi dettagliati, visita il sito all'indirizzo: https://www.chromium.org/developers/design-documents/network-settings#TOC-Command-line-options-for-proxy-sett.
Qui puoi specificare un URL che rimanda a un file proxy .pac. Questa norma viene applicata soltanto se sono state selezionate le impostazioni proxy manuali in "Scegli come specificare le impostazioni del server proxy". Se hai selezionato un'altra modalità per l'impostazione delle norme relative al proxy, non dovresti impostare questa norma. Per esempi dettagliati, visita il sito all'indirizzo: https://www.chromium.org/developers/design-documents/network-settings#TOC-Command-line-options-for-proxy-sett.
Google Chrome ignorerà i proxy relativi all'elenco di host specificato qui. Questa norma verrà applicata soltanto se sono state selezionate manualmente le impostazioni proxy manuali in "Scegli come specificare le impostazioni del server proxy". Se hai selezionato un'altra modalità per l'impostazione delle norme relative al proxy, non dovresti impostare questa norma. Per esempi più dettagliati, visita il sito all'indirizzo https://www.chromium.org/developers/design-documents/network-settings#TOC-Command-line-options-for-proxy-sett.
Consente di attivare il gioco del dinosauro quando il dispositivo è offline.
Se questa norma viene impostata su False, gli utenti non potranno giocare al gioco del dinosauro quando il dispositivo è offline. Se viene impostata su True, gli utenti potranno giocare. Se la norma non viene impostata, gli utenti non potranno giocare al gioco del dinosauro su sistemi Chrome OS registrati, ma potranno giocarvi in altre circostanze.
Consente di accedere ai file locali presenti sul computer, permettendo a Google Chrome di visualizzare le finestre di dialogo di selezione dei file. Se attivi questa impostazione, gli utenti potranno aprire le finestre di dialogo di selezione dei file come di consueto. Se disattivi questa impostazione, ogni volta che l'utente eseguirà un'azione che apre una finestra di dialogo di selezione file (ad esempio importazione di Preferiti, caricamento di file, salvataggio di link e così via), verrà visualizzato un messaggio e il sistema presupporrà che l'utente abbia fatto clic sul pulsante Annulla della finestra di dialogo stessa. Se questa impostazione non viene impostata, gli utenti potranno aprire le finestre di dialogo di selezione file come di consueto.
Consente a Google Chrome di eseguire i plug-in obsoleti. Se attivi questa impostazione, i plug-in obsoleti vengono utilizzati come normali plug-in. Se disattivi questa impostazione, i plug-in obsoleti non vengono utilizzati e agli utenti non viene richiesta l'autorizzazione per eseguirli. Se l'impostazione non è configurata, agli utenti viene richiesta l'autorizzazione per eseguire i plug-in obsoleti.
Consente di attivare l'utilizzo di pagine di errore alternative integrate in Google Chrome (come "pagina non trovata") e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione. Se attivi questa impostazione, vengono utilizzate le pagine di errore alternative. Se la disattivi, le pagine di errore alternative non vengono mai utilizzate. Se l'impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se questa norma non viene impostata, l'impostazione verrà attivata ma gli utenti potranno modificarla.
Consente a Google Chrome di eseguire plug-in che richiedono l'autorizzazione. Se attivi questa impostazione, i plug-in che non sono obsoleti vengono sempre eseguiti. Se questa impostazione viene disattivata o non viene impostata, agli utenti verrà chiesta l'autorizzazione di eseguire i plug-in che richiedono l'autorizzazione. Si tratta di plug-in che possono compromettere la sicurezza.
Consente di configurare in Google Chrome le impostazioni della lingua e di impedirne la modifica agli utenti. Se attivi questa impostazione, Google Chrome utilizzerà le impostazioni della lingua specificate. Se la lingua configurata non è supportata, verrà utilizzata la lingua "en-US". Se questa impostazione viene disattivata o non viene impostata, Google Chrome utilizzerà la lingua preferita specificata dall'utente (se configurata), quella del sistema o la lingua di fallback "en-US".
Consente di permettere o negare l'acquisizione audio.
Se la norma viene attivata o non viene configurata (impostazione predefinita), all'utente verrà richiesto l'accesso all'acquisizione audio, ad eccezione degli URL configurati nell'elenco AudioCaptureAllowedUrls per cui verrà concesso l'accesso senza richieste.
Se questa norma viene disattivata, all'utente non verrà mai chiesto nulla e l'acquisizione audio sarà disponibile soltanto per gli URL configurati in AudioCaptureAllowedUrls.
Questa norma viene applicata per tutti i tipi di ingressi audio e non soltanto per il microfono integrato.
I pattern di questo elenco verranno confrontati con l'origine di sicurezza dell'URL richiedente. Se viene trovata una corrispondenza, l'accesso ai dispositivi di acquisizione audio viene concesso senza richieste.
NOTA. Fino alla versione 45, questa norma era supportata soltanto in modalità kiosk.
Consente la riproduzione dell'audio.
Se questa norma viene impostata su false, l'uscita audio non sarà disponibile sul dispositivo dopo avere eseguito l'accesso.
Questa norma influisce su tutti i tipi di uscite audio e non soltanto sugli altoparlanti integrati. Anche le funzioni di accessibilità audio vengono bloccate da questa norma. Non attivare questa norma se all'utente occorre uno screen reader.
Se questa impostazione viene impostata su true o non viene configurata, gli utenti potranno utilizzare tutte le uscite audio supportate sui loro dispositivi.
Questa norma è obsoleta. Google Chrome OS utilizzerà sempre la strategia di pulizia "RemoveLRU".
Consente di stabilire il comportamento di pulizia automatica sui dispositivi Google Chrome OS. La pulizia automatica viene attivata per recuperare spazio quando la quantità di spazio libero su disco raggiunge un livello critico.
Se questa norma viene impostata su "RemoveLRU", la pulizia automatica continua a rimuovere utenti dal dispositivo in ordine di accesso meno recente fino a liberare spazio a sufficienza.
Se questa norma viene impostata su "RemoveLRUIfDormant", la pulizia automatica continua a rimuovere gli utenti che non hanno eseguito l'accesso negli ultimi tre mesi in ordine di accesso meno recente fino a liberare spazio a sufficienza.
Se questa norma non viene impostata, la pulizia automatica utilizza la strategia incorporata predefinita, che al momento è "RemoveLRUIfDormant".
Consente di attivare la funzione Compilazione automatica di Google Chrome e di permettere agli utenti di eseguire il completamento automatico dei moduli web utilizzando informazioni memorizzate in precedenza, come l'indirizzo o i dati della carta di credito. Se disattivi questa impostazione, gli utenti non potranno utilizzare la funzione Compilazione automatica. Se attivi questa impostazione o non imposti un valore, la funzione Compilazione automatica potrà essere gestita dagli utenti. Gli utenti potranno quindi configurare i profili di Compilazione automatica e attivare o disattivare a propria scelta la funzione Compilazione automatica.
Consente di stabilire se un processo di Google Chrome è stato avviato all'accesso al sistema operativo e se resta in esecuzione dopo la chiusura dell'ultima finestra del browser, consentendo di tenere attive le applicazioni in background e la sessione di navigazione corrente, compresi eventuali cookie di sessione. Nella barra delle applicazioni viene visualizzata un'icona per il processo in background che consente di chiudere il processo in qualsiasi momento.
Se questa norma viene impostata su true, la modalità in background viene attivata e non può essere controllata dall'utente tramite le impostazioni del browser.
Se questa norma viene impostata su false, la modalità in background viene disattivata e non può essere controllata dall'utente tramite le impostazioni del browser.
Se la norma non viene impostata, la modalità in background viene inizialmente disattivata e può essere controllata dall'utente tramite le impostazioni del browser.
Consente di bloccare i cookie di terze parti. L'attivazione di questa impostazione impedisce l'impostazione dei cookie da parte degli elementi delle pagine web non provenienti dal dominio indicato nella barra degli indirizzi del browser. La disattivazione di questa impostazione consente l'impostazione dei cookie da parte degli elementi delle pagine web non provenienti dal dominio indicato nella barra degli indirizzi del browser e impedisce agli utenti di modificare l'impostazione stessa. Se questa norma non viene impostata, i cookie di terze parti saranno attivati ma gli utenti potranno modificare l'impostazione.
Consente di attivare la barra dei Preferiti in Google Chrome. Se attivi questa impostazione verrà visualizzata una barra dei Preferiti in Google Chrome. Se disattivi questa impostazione, gli utenti non potranno mai visualizzare la barra dei Preferiti. Se l'impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se questa impostazione non viene impostata, gli utenti potranno decidere se utilizzare o meno questa funzione.
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, su Google Chrome sarà possibile aggiungere persone con la funzione Aggiungi persona di Gestione utenti.
Se questa norma viene impostata su false, su Google Chrome non sarà possibile creare nuovi profili da Profile Manager.
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, in Google Chrome verranno attivati gli accessi come ospite, che sono profili Google Chrome in cui tutte le finestre sono in modalità di navigazione in incognito.
Se questa norma viene impostata su false, in Google Chrome non sarà possibile avviare profili ospite.
Controlla se il client DNS integrato è in uso in Google Chrome.
Se il criterio è impostato su True, verrà utilizzato il client DNS integrato, se disponibile.
Se il criterio è impostato su False, il client DNS integrato non verrà mai utilizzato.
Se il criterio non viene impostato, gli utenti saranno in grado di scegliere se il client DNS integrato è utilizzato modificando chrome://flags o specificando un flag della riga di comando.
Questa norma consente a Google Chrome OS di aggirare qualsiasi proxy per l'autenticazione tramite captive portal.
Questa norma viene applicata soltanto se viene configurato un proxy (ad esempio tramite la norma, dall'utente in chrome://settings o tramite estensioni).
Se questa impostazione viene attivata, qualsiasi pagina di autenticazione tramite captive portal (vale a dire tutte le pagine web per cui viene inizialmente visualizzata una pagina di accesso tramite captive portal finché Google Chrome rileva una connessione Internet attiva) viene visualizzata in una finestra separata e vengono ignorate tutte le impostazioni delle norme/le restrizioni relative all'utente corrente.
Se questa impostazione viene disattivata o non viene configurata, qualsiasi pagina di autenticazione tramite captive portal viene visualizzata in una nuova (e normale) scheda del browser utilizzando le impostazioni proxy dell'utente corrente.
Consente di attivare il blocco quando lo stato dei dispositivi Google Chrome OS diventa inattivo o sospeso.
Se questa impostazione viene attivata, agli utenti verrà chiesto di inserire una password per sbloccare il dispositivo dalla sospensione.
Se questa impostazione viene disattivata, agli utenti non verrà chiesta una password per la riattivazione del dispositivo dopo la sospensione.
Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla.
Se la norma non viene impostata, gli utenti potranno scegliere se impostare o meno la richiesta della password per lo sblocco del dispositivo.
Consente di controllare il comportamento degli utenti in una sessione multiprofilo su dispositivi Google Chrome OS.
Se questa norma viene impostata su "MultiProfileUserBehaviorUnrestricted", l'utente può essere l'utente principale o secondario di una sessione multiprofilo.
Se questa norma viene impostata su "MultiProfileUserBehaviorMustBePrimary", l'utente può essere soltanto l'utente principale di una sessione multiprofilo.
Se questa norma viene impostata su "MultiProfileUserBehaviorNotAllowed", l'utente non può fare parte di una sessione multiprofilo.
Se questa norma viene impostata, gli utenti non possono cambiarla o sostituirla.
Se l'impostazione viene cambiata e l'utente ha eseguito l'accesso in una sessione multiprofilo, tutti gli utenti della sessione verranno confrontati con le relative impostazioni corrispondenti. La sessione viene chiusa se uno degli utenti non può più fare parte della sessione.
Se la norma non viene impostata, per gli utenti gestiti dall'azienda viene applicato il valore predefinito "MultiProfileUserBehaviorMustBePrimary", mentre per gli utenti non gestiti viene applicato il valore "MultiProfileUserBehaviorUnrestricted".
Consente di specificare il canale di rilascio su cui deve essere bloccato questo dispositivo.
Se questa norma è impostata su True e non è specificata la norma ChromeOsReleaseChannel, gli utenti del dominio di registrazione avranno la facoltà di modificare il canale della versione del dispositivo. Se questa norma è impostata su False, il dispositivo risulterà bloccato in qualunque canale in cui è stato impostato per ultimo.
Il canale selezionato dall'utente verrà sostituito dalla norma ChromeOsReleaseChannel, ma se il canale della norma è più stabile di quello che è stato installato sul dispositivo, il canale cambierà solo quando la versione del canale più stabile raggiungerà un numero di versione superiore rispetto a quello installato sul dispositivo.
Questa norma non è più supportata a partire dalla versione 29 di Google Chrome.
Consente a Google Chrome di fungere da proxy tra Google Cloud Print e le stampanti preesistenti collegate al computer.
Se l'impostazione è attivata o non è configurata, gli utenti possono attivare il proxy Cloud Print attraverso l'autenticazione con il proprio account Google.
Se l'impostazione è disattivata, gli utenti non possono attivare il proxy e il computer non può condividere le stampanti con Google Cloud Print.
Permette di consentire a Google Chrome di inviare documenti da stampare a Google Cloud Print. NOTA. Questo riguarda soltanto il supporto di Google Cloud Print in Google Chrome. Non impedisce agli utenti di inviare processi di stampa su siti web. Se questa impostazione viene attivata o non viene configurata, gli utenti potranno stampare con Google Cloud Print utilizzando la finestra di dialogo di stampa di Google Chrome. Se questa impostazione viene disattivata, gli utenti non potranno stampare con Google Cloud Print utilizzando la finestra di dialogo di stampa di Google Chrome.
Consente di attivare la disponibilità della funzione Tocca per cercare nella visualizzazione contenuti di Google Chrome.
Se questa impostazione viene attivata, la funzione Tocca per cercare sarà a disposizione degli utenti, che potranno scegliere se attivarla o disattivarla.
Se questa impostazione viene disattivata, la funzione Tocca per cercare verrà disattivata completamente.
Non impostare questa norma equivale ad attivarla; leggere la descrizione precedente.
Consente di attivare o disattivare il proxy di compressione dei dati e di impedire agli utenti di cambiare questa impostazione.
Se attivi o disattivi questa impostazione, gli utenti non potranno cambiarla o ignorarla.
Se questa norma non viene impostata, l'utente potrà scegliere se utilizzare o meno la funzione proxy di compressione dei dati.
Configura i controlli del browser predefinito in Google Chrome e impedisce agli utenti di modificarli. Se attivi questa impostazione, all'avvio Google Chrome verifica sempre di essere il browser predefinito e, se possibile, si registra automaticamente. Se l'impostazione è disattivata, Google Chrome non potrà mai verificare di essere il browser predefinitoe disattiva i controlli utente per rendere attiva l'opzione. Se l'impostazione non è configurata, Google Chrome consente all'utente di controllare se il browser predefinito è impostato e, in caso contrario, se devono essere visualizzate le notifiche per gli utenti.
Consente di sostituire le regole di selezione della stampante predefinita di Google Chrome.
Questa norma consente di stabilire le regole per la selezione della stampante predefinita in Google Chrome, che viene effettuata al primo utilizzo della funzione di stampa con un profilo.
Se questa norma viene impostata, Google Chrome cercherà di trovare una stampante corrispondente a tutti gli attributi specificati e la selezionerà come stampante predefinita. Verrà selezionata la prima stampante trovata corrispondente alla norma; in caso di corrispondenze non univoche, può essere selezionata qualsiasi stampante, a seconda dell'ordine di rilevamento delle stampanti.
Se questa norma non viene impostata o se non viene trovata una stampante corrispondente prima del timeout, viene selezionata come predefinita la stampante PDF integrata; se non è disponibile la stampante PDF, non viene selezionata alcuna stampante.
Il valore viene analizzato come oggetto JSON, in base al seguente schema: { "type": "object", "properties": { "kind": { "description": "Whether to limit the search of the matching printer to a specific set of printers.", "type": { "enum": [ "local", "cloud" ] } }, "idPattern": { "description": "Regular expression to match printer id.", "type": "string" }, "namePattern": { "description": "Regular expression to match printer display name.", "type": "string" } } }
Le stampanti connesse a Google Cloud Print vengono considerate "cloud", mentre le altre stampanti vengono classificate come "local". L'omissione di un campo implica la corrispondenza di tutti i valori; ad esempio, se non viene specificata la connettività, nell'Anteprima di stampa viene avviato il rilevamento di tutti i tipi di stampanti, locali e cloud. I modelli di espressioni regolari devono seguire la sintassi JavaScript RegExp e per le corrispondenze viene fatta distinzione tra maiuscole e minuscole.
Consente di disattivare gli Strumenti per sviluppatori e la Console JavaScript. Se attivi questa impostazione, gli Strumenti per sviluppatori non saranno accessibili e non sarà più possibile eseguire un'ispezione degli elementi del sito web. Le scorciatoie da tastiera e le voci dei menu contestuali e di altri menu che consentono di aprire gli Strumenti per sviluppatori o la Console JavaScript verranno disattivate. Se disattivi questa opzione o non la imposti sarà possibile utilizzare gli Strumenti per sviluppatori e la Console JavaScript.
È possibile stabilire se consentire o meno la creazione di nuovi account utente in Google Chrome OS.
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, sarà possibile creare nuovi account utente se la norma DeviceUserWhitelist non impedisce l'accesso agli utenti.
Gli amministratori IT di dispositivi aziendali possono utilizzare questo flag per stabilire se consentire agli utenti di utilizzare le offerte tramite la registrazione a Chrome OS.
Se questa norma viene impostata su true o non viene impostata, gli utenti potranno utilizzare le offerte tramite la registrazione a Chrome OS.
Se questa norma viene impostata su false, gli utenti non potranno utilizzare le offerte.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Consente di elencare le estensioni che vengono installate automaticamente per gli utenti Demo di dispositivi in modalità retail. Queste estensioni vengono salvate sul dispositivo e possono essere installate offline, dopo l'installazione.
Ogni voce dell'elenco contiene un dizionario che deve includere l'ID dell'estensione nel campo "extension-id" e il relativo URL di aggiornamento nel campo "update-url".
Se questa norma viene impostata su True, gli aggiornamenti automatici vengono disattivati.
Se questa impostazione non viene configurata o viene impostata su False, i dispositivi Google Chrome OS controllano automaticamente la disponibilità di aggiornamenti.
Consente di specificare se p2p deve essere utilizzato per i payload di aggiornamento del sistema operativo. Se questa norma viene impostata su True, i dispositivi condivideranno e proveranno a consumare i payload di aggiornamento sulla LAN, riducendo potenzialmente l'utilizzo e la congestione della larghezza di banda Internet. Se il payload di aggiornamento non è disponibile sulla LAN, il dispositivo ripiegherà sul download da un server di aggiornamento. Se la norma viene impostata su False o non viene configurata, non verrà utilizzato p2p.
Blocca la modalità sviluppatore.
Se questa norma viene impostata su True, Google Chrome OS impedirà l'avvio del dispositivo in modalità sviluppatore. Il sistema non verrà avviato e verrà visualizzata una schermata di errore quando viene attivata la modalità sviluppatore.
Se questa norma non è impostata o è impostata su False, la modalità sviluppatore continuerà a essere disponibile per il dispositivo.
È possibile stabilire se attivare o meno il roaming dei dati per il dispositivo. Se la norma viene impostata su true, il roaming dei dati sarà consentito. Se non viene configurata o viene impostata su false, il roaming dei dati non sarà disponibile.
Consente di stabilire se tenere o meno memorizzati in Google Chrome OS i dati degli account locali dopo l'uscita. Se la norma viene impostata su true, in Google Chrome OS non verranno conservati gli account persistenti e tutti i dati della sessione utente verranno eliminati dopo l'uscita. Se la norma viene impostata su false o non viene configurata, il dispositivo potrebbe conservare i dati utente locali (crittografati).
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, in Google Chrome OS verranno attivati gli accessi come ospite. Gli accessi come ospite sono sessioni utente anonime che non richiedono password.
Se questa norma viene impostata su false, in Google Chrome OS non sarà possibile avviare sessioni Ospite.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Quando il valore di questa norma è impostato e non è 0, l'utente Demo correntemente connesso verrà disconnesso automaticamente dopo che sarà trascorso il tempo di inattività della durata specificata.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Se viene specificata la norma DeviceIdleLogoutTimeout, questa norma consente di definire la durata della casella di avviso con un timer per il conto alla rovescia che viene mostrato all'utente prima dell'esecuzione dell'uscita.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi.
Attiva scorciatoia da tastiera bailout per accesso automatico.
Se questa norma non è impostata o è impostata su True e un account dispositivo locale è configurato per l'accesso automatico senza ritardo, Google Chrome OS rispetterà la scorciatoia da tastiera Ctrl+Alt+S per bypassare l'accesso automatico e la visualizzazione della schermata di accesso.
Se questa norma è impostata su False, l'accesso automatico senza ritardo (se configurato) non può essere bypassato.
Il ritardo prima dell'accesso automatico alla sessione pubblica.
Se non è impostata, la norma |DeviceLocalAccountAutoLoginId| non ha effetto. In caso contrario:
Se è impostata, questa norma determina quanto tempo deve trascorrere senza attività dell'utente prima che venga eseguito l'accesso automatico alla sessione pubblica specificata dalla norma |DeviceLocalAccountAutoLoginId|.
Se questa norma non è impostata, verrà utilizzato un timeout di 0 millisecondi.
Questa norma è specificata in millisecondi.
Una sessione pubblica a cui accedere automaticamente dopo un ritardo.
Se questa norma è impostata, verrà eseguito l'accesso automatico alla sessione specificata dopo che è trascorso un periodo di tempo senza interazioni dell'utente nella schermata di accesso. La sessione pubblica deve essere già configurata (vedi |DeviceLocalAccounts|).
Se questa norma non è impostata, non avverrà l'accesso automatico.
Consente di attivare la richiesta di configurazione della rete in modalità offline.
Se questa norma non viene impostata o viene impostata su True, se un account locale sul dispositivo è configurato per l'accesso automatico senza ritardo e il dispositivo non ha accesso a Internet, in Google Chrome OS viene visualizzata una richiesta di configurazione della rete.
Se questa norma viene impostata su False, verrà visualizzato un messaggio di errore anziché la richiesta di configurazione della rete.
Specifica l'elenco di account del dispositivo da visualizzare nella schermata di accesso.
Ogni voce in elenco specifica un identificatore che viene utilizzato internamente per distinguere i vari account del dispositivo.
Se questa norma non viene configurata o se viene impostata una stringa vuota, non verrà mostrata un'opzione di completamento automatico durante il flusso di accesso dell'utente in Google Chrome OS. Se per questa norma viene impostata una stringa che rappresenta un nome di dominio, durante l'accesso dell'utente in Google Chrome OS verrà mostrata un'opzione di completamento automatico che consentirà all'utente di digitare soltanto il nome utente senza l'estensione del nome di dominio. L'utente potrà sostituire l'estensione del nome di dominio.
Questa norma consente di configurare la gestione dell'alimentazione in relazione alla schermata di accesso di Google Chrome OS.
Questa norma consente di configurare il comportamento di Google Chrome OS quando non c'è attività dell'utente per un periodo di tempo mentre è visualizzata la schermata di accesso. La norma consente di controllare diverse impostazioni. Per conoscere la semantica e gli intervalli di valori di ogni impostazione, leggi le norme corrispondenti che consentono di controllare la gestione dell'alimentazione all'interno di una sessione. Le uniche differenze rispetto a queste norme sono: * Le azioni da compiere in caso di inattività o chiusura del coperchio non possono essere l'interruzione della sessione. * L'azione predefinita compiuta in caso di inattività durante l'alimentazione con corrente alternata è lo spegnimento.
Se un'impostazione non viene specificata, viene utilizzato un valore predefinito.
Se questa norma non viene impostata, vengono utilizzati i valori predefiniti per tutte le impostazioni.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Consente di stabilire l'ID dell'estensione da utilizzare come screensaver nella schermata di accesso. L'estensione deve far parte dell'AppPack configurato per il dominio tramite la norma DeviceAppPack.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Consente di stabilire il periodo di tempo che deve trascorrere prima della visualizzazione dello screensaver nella schermata di accesso dei dispositivi in modalità retail.
Il valore della norma deve essere specificato in millisecondi.
Consente di stabilire se riferire o meno le metriche sull'utilizzo a Google. Se la norma viene impostata su true, Google Chrome OS riferirà le metriche sull'utilizzo. Se non viene configurata o viene impostata su false, i rapporti sulle metriche verranno disattivati.
Consente di forzare l'applicazione della configurazione di rete per tutti gli utenti di un dispositivo Google Chrome OS. La configurazione di rete è una stringa in formato JSON definita secondo il formato Open Network Configuration descritto all'indirizzo https://sites.google.com/a/chromium.org/dev/chromium-os/chromiumos-design-docs/open-network-configuration.
Consente di specificare il periodo in millisecondi per cui il servizio di gestione del dispositivo viene interrogato sulle informazioni relative alle norme del dispositivo.
Se viene impostata questa norma, il valore predefinito di tre ore viene ignorato. L'intervallo dei valori validi per la norma va da 1800000 (30 minuti) a 86400000 (un giorno). I valori non compresi in questo intervallo verranno bloccati sul corrispettivo limite.
Se questa norma non viene impostata, per Google Chrome OS verrà utilizzato il valore predefinito di tre ore.
Se questa norma viene impostata su false o non viene configurata, Google Chrome OS consente all'utente di spegnere il dispositivo. Se questa norma viene impostata su true, Google Chrome OS attiva il riavvio quando l'utente spegne il dispositivo. Google Chrome OS sostituisce tutte le occorrenze dei pulsanti di spegnimento nell'interfaccia utente con pulsanti di riavvio. Se l'utente spegne il dispositivo utilizzando il tasto di accensione, il dispositivo non viene riavviato, anche se la norma è attivata.
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, nella schermata di accesso di Google Chrome OS verranno visualizzati gli utenti esistenti tra cui sarà possibile selezionare un utente. Se la norma viene impostata su false, per accedere a Google Chrome OS verranno richiesti nome utente e password.
Consente di specificare i contrassegni da applicare all'avvio di Google Chrome. I contrassegni specificati vengono applicati prima che Google Chrome venga avviato, anche per la schermata di accesso.
Questa norma è attiva soltanto in modalità retail.
Consente di stabilire l'insieme di URL da caricare all'avvio della sessione demo. Questa norma sostituirà qualsiasi altro meccanismo di impostazione dell'URL iniziale ed è quindi possibile applicarla soltanto a una sessione non associata a un determinato utente.
Consente di impostare una versione di destinazione per gli aggiornamenti automatici.
Consente di specificare il prefisso di una versione di destinazione a cui Google Chrome OS dovrebbe aggiornarsi. Se sul dispositivo è in esecuzione una versione precedente al prefisso specificato, verrà eseguito l'aggiornamento alla versione più recente con il prefisso specificato. Se sul dispositivo è già presente una versione successiva, non c'è effetto (cioè non vengono eseguiti downgrade) e il dispositivo continuerà a utilizzare la versione corrente. Il formato del prefisso funziona in base ai componenti, come illustrato nel seguente esempio:
"" (o non configurata): si aggiorna alla versione più recente disponibile. "1412.": si aggiorna a qualsiasi versione minore di 1412 (ad es. 1412.24.34 o 1412.60.2) "1412.2.": si aggiorna a qualsiasi versione minore di 1412.2 (ad es. 1412.2.34 o 1412.2.2) "1412.24.34": si aggiorna soltanto a questa versione specifica
Consente di specificare se trasferire o meno al profilo dell'utente i cookie di autenticazione impostati da un IdP SAML durante l'accesso.
Se durante l'accesso un utente esegue l'autenticazione tramite un IdP SAML, i cookie impostati dall'IdP vengono scritti innanzitutto in un profilo temporaneo. Questi cookie possono essere trasferiti al profilo dell'utente per far avanzare lo stato dell'autenticazione.
Se questa norma viene impostata su true, i cookie impostati dall'IdP vengono trasferiti al profilo dell'utente ogni volta che l'utente esegue l'autenticazione tramite l'IdP SAML durante l'accesso.
Se questa norma viene impostata su false o non viene impostata, i cookie impostati dall'IdP vengono trasferiti al profilo dell'utente soltanto durante il primo accesso su un dispositivo.
Questa norma è valida soltanto per gli utenti il cui dominio corrisponde al dominio di registrazione del dispositivo. Per tutti gli altri utenti, i cookie impostati dall'IdP vengono trasferiti al profilo dell'utente soltanto durante il primo accesso sul dispositivo.
I tipi di connessioni utilizzabili per aggiornamenti del sistema operativo. Gli aggiornamenti del sistema operativo possono mettere a dura prova la connessione a causa delle loro dimensioni e potrebbero generare costi aggiuntivi. Pertanto, per impostazione predefinita non sono abilitati per i tipi di connessione che sono considerati costosi, fra cui WiMax, Bluetooth e cellulare, al momento.
Gli identificatori dei tipi di connessione riconosciuti sono "ethernet", "wifi", "wimax", "bluetooth" e "cellulare".
I payload di aggiornamento automatico su Google Chrome OS possono essere scaricati tramite HTTP anziché tramite HTTPS. Ciò consente la memorizzazione nella cache HTTP trasparente dei download HTTP.
Se questa norma viene impostata su true, Google Chrome OS tenterà di scaricare payload di aggiornamento automatico tramite HTTP. Se la norma viene impostata su false o non viene impostata, per il download di payload di aggiornamento automatico verrà utilizzato HTTPS.
Consente di specificare il numero di secondi massimo per cui un dispositivo può ritardare in modo casuale il download di un suo aggiornamento dal momento della pubblicazione dell'aggiornamento sul server. Il dispositivo può attendere una parte di questo tempo in termini di tempo reale e la parte rimanente in termini di numero di controlli della disponibilità di aggiornamenti. In ogni caso, la dispersione ha un limite massimo pari a un periodo di tempo costante in modo che un dispositivo non si blocchi mai in attesa di scaricare un aggiornamento.
Consente di definire l'elenco di utenti che possono eseguire l'accesso sul dispositivo. Le voci sono nel formato user@domain, ad esempio madmax@managedchrome.com. Per consentire utenti arbitrari su un dominio, le voci devono essere nel formato *@domain.
Se questa norma non viene configurata non esistono limitazioni relative al tipo di utenti a cui è consentito l'accesso. Tieni presente che per creare nuovi utenti è necessario configurare in modo adeguato la norma DeviceAllowNewUsers.
Consente di disattivare il supporto per le API grafiche 3D.
Se l'impostazione viene attivata, le pagine web non possono accedere all'unità di elaborazione grafica (GPU). Nello specifico, le pagine web non possono accedere all'API WebGL e i plug-in non possono utilizzare l'API Pepper 3D.
Se l'impostazione viene disattivata o non viene impostata, potenzialmente consente alle pagine web di utilizzare l'API WebGL e ai plug-in di utilizzare l'API Pepper 3D. Per poter utilizzare tali API, le impostazioni predefinite del browser potrebbero richiedere la convalida degli argomenti della riga di comando.
Se la norma HardwareAccelerationModeEnabled è impostata su false, la norma Disable3DAPIs viene ignorata ed equivale all'impostazione su true della norma Disable3DAPIs.
Se attivi questa impostazione, la ricerca automatica e l'installazione dei plug-in mancanti verranno disattivate in Google Chrome. Se disattivi questa opzione o non la imposti, la funzione di ricerca dei plug-in sarà attiva.
Mostra la finestra di dialogo di stampa del sistema invece dell'anteprima di stampa.
Se l'impostazione è attivata, Google Chrome aprirà la finestra di dialogo di stampa del sistema invece dell'anteprima di stampa integrata quando un utente richiede la stampa di una pagina.
Se il criterio non è impostato o è impostato su False, i comandi di stampa attivano la schermata dell'anteprima di stampa.
Consente di specificare se disattivare o meno l'ottimizzazione TLS False Start. Il nome di questa norma è DisableSSLRecordSplitting per motivi storici.
Se la norma non viene impostata, o viene impostata su false, l'ottimizzazione TLS False Start viene attivata. Se viene impostata su true, l'ottimizzazione TLS False Start viene disattivata.
Il servizio Navigazione sicura mostra una pagina di avviso quando gli utenti visitano siti che sono segnalati come potenzialmente dannosi. L'attivazione di questa impostazione impedisce agli utenti di proseguire dalla pagina di avviso al sito dannoso.
Se questa impostazione è disattivata o non è configurata, gli utenti possono scegliere di proseguire al sito segnalato dopo che è stato mostrato l'avviso.
Disabilita l'acquisizione di screenshot.
Se questa norma è abilitata, non è possibile acquisire screenshot utilizzando scorciatoie da tastiera o API di estensioni.
Se questa norma è disabilitata o non specificata, l'acquisizione di screenshot è consentita.
Consente di disattivare l'utilizzo del protocollo SPDY in Google Chrome. Se questa norma viene attivata, il protocollo SPDY non sarà disponibile in Google Chrome. Se la norma viene disattivata sarà possibile utilizzare il protocollo. Se la norma non viene impostata, il protocollo SPDY sarà disponibile.
Consente di specificare un elenco di plug-in non attivi in Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione.
È possibile utilizzare i caratteri jolly "*" e "?" in corrispondenza delle sequenze di caratteri arbitrari. Il carattere "*" corrisponde a un numero arbitrario di caratteri, mentre "?" indica un singolo carattere facoltativo, cioè corrisponde a zero caratteri o a uno solo. Il carattere di escape è "\" e quindi, per indicare i caratteri "*", "?" e "\" effettivi, puoi inserire prima di tali caratteri un simbolo "\".
Se attivi questa impostazione, l'elenco di plug-in specificato non verrà mai utilizzato in Google Chrome. I plug-in vengono contrassegnati come non attivi in "about:plugins" e gli utenti non possono attivarli.
Tieni presente che questa norma può essere sostituita dalle norme EnabledPlugins e DisabledPluginsExceptions.
Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno utilizzare qualsiasi plug-in installato sul sistema, tranne i plug-in hard-coded, non compatibili, obsoleti o pericolosi.
Specifica un elenco di plug-in che l'utente può attivare o disattivare in Google Chrome.
I caratteri jolly "*" e "?" corrispondono a sequenze di caratteri arbitrari. "*" corrisponde a un numero di caratteri arbitrario, mentre "?" specifica un carattere singolo opzionale, ad esempio, caratteri zero o uno. Il carattere di escape è "\" e viene anteposto ai caratteri "*" e "?" per ricercarli come valori letterali.
Se questa impostazione viene attivata, l'elenco di plug-in specificato può essere utilizzato in Google Chrome. Gli utenti possono attivarli o disattivarli in "about:plugins", anche se il plug-in corrisponde a un pattern in DisabledPlugins. Gli utenti possono anche attivare e disattivare i plug-in che non corrispondono ad alcun pattern in DisabledPlugins, DisabledPluginsExceptions e EnabledPlugins.
Questa norma consente di creare una lista nera rigida dei plug-in, in cui l'elenco "DisabledPlugins" contiene voci con caratteri jolly come disattiva tutti i plug-in "*" o disattiva tutti i plug-in Java "*Java*", ma l'amministratore desidera attivare alcune versioni specifiche come "IcedTea Java 2.3". Queste versioni specifiche possono essere definite in questa norma.
Nota che devono essere esclusi sia il nome del plug-in sia il nome del gruppo del plug-in. Ogni gruppo di plug-in viene visualizzato in una sezione distinta in about:plugins. Ogni sezione può contenere uno o più plug-in. Ad esempio, il plug-in "Shockwave Flash" fa parte del gruppo "Adobe Flash Player" ed entrambi i nomi devono avere una corrispondenza nell'elenco delle eccezioni, se quel determinato plug-in deve essere escluso dalla lista nera.
Se questa norma non viene impostata, i plug-in che corrispondono a pattern in "DisabledPlugins" vengono bloccati e l'utente non può attivarli.
Questa norma non è più supportata; utilizza la norma URLBlacklist.
Consente di disattivare gli schemi dei protocolli elencati in Google Chrome.
Gli URL che utilizzano uno schema di questo elenco non verranno caricati e non potranno essere visitati.
Se questa norma non viene impostata o se l'elenco è vuoto, sarà possibile accedere a tutti gli schemi in Google Chrome.
Consente di configurare la directory che Google Chrome utilizza per archiviare i file memorizzati nella cache sul disco.
Se la norma viene impostata, Google Chrome utilizza la directory fornita, indipendentemente dal fatto che l'utente abbia specificato o meno il flag "--disk-cache-dir".
Visita il sito https://www.chromium.org/administrators/policy-list-3/user-data-directory-variables per consultare un elenco di variabili utilizzabili.
Se la norma non viene impostata, viene utilizzata la directory della cache predefinita e l'utente può ignorarla con il flag della riga di comando "--disk-cache-dir".
Consente di configurare le dimensioni della cache che verranno utilizzate da Google Chrome per archiviare sul disco i file memorizzati nella cache.
Se questa norma viene impostata, Google Chrome utilizzerà le dimensioni della cache indicate a prescindere dalla specifica o meno da parte dell'utente del flag "--disk-cache-size". Il valore specificato in questa norma non è un limite rigido ma un suggerimento per il sistema di memorizzazione nella cache. I valori inferiori ad alcuni megabyte sono troppo piccoli e verranno arrotondati a un valore minimo ragionevole.
Se il valore di questa norma è 0, verranno utilizzate le dimensioni della cache predefinite, che l'utente non potrà modificare.
Se questa norma non viene impostata, verranno utilizzate le dimensioni predefinite, che l'utente potrà sostituire con il flag --disk-cache-size.
Se la norma viene impostata, ogni schermo viene ruotato secondo l'orientamento specificato, a ogni riavvio e la prima volta che viene collegato in seguito alla modifica della norma. Dopo aver eseguito l'accesso, gli utenti possono modificare la rotazione dello schermo tramite la pagina delle impostazioni ma, al successivo riavvio, la loro impostazione viene sostituita dal valore della norma.
La norma si applica allo schermo principale e a tutti gli schermi secondari.
Se la norma non viene impostata, il valore predefinito è 0° e l'utente può modificarlo liberamente. In questo caso, il valore predefinito non viene applicato nuovamente al riavvio.
Consente la previsione della rete in Google Chrome e impedisce agli utenti di modificare questa impostazione.
Controlla non solo il precaricamento DNS, ma anche la preconnessione TCP ed SSL e il prerendering delle pagine web. Il nome della norma si riferisce al precaricamento DNS per motivi storici.
Se attivi o disattivi questa impostazione, gli utenti non potranno modificare o ignorare questa impostazione in Google Chrome.
Se questa norma non viene definita, l'impostazione verrà attivata ma l'utente sarà in grado di modificarla.
Consente di configurare la directory che Google Chrome utilizza per il download dei file.
Se la norma viene impostata, Google Chrome utilizza la directory fornita, indipendentemente dal fatto che l'utente ne abbia specificata una o abbia attivato il flag da attivare ogni volta per il percorso di download.
Visita il sito https://www.chromium.org/administrators/policy-list-3/user-data-directory-variables per consultare un elenco di variabili utilizzabili.
Se la norma non viene impostata, viene utilizzata la directory di download predefinita e l'utente può modificarla.
Consente l'utilizzo della funzione Smart Lock sui dispositivi Google Chrome OS.
Se questa impostazione viene attivata, gli utenti potranno utilizzare la funzione Smart Lock se ne vengono soddisfatti i requisiti.
Se questa impostazione viene disattivata, gli utenti non potranno utilizzare la funzione Smart Lock.
Se questa norma non viene impostata, per impostazione predefinita la funzione non è consentita per gli utenti gestiti dall'azienda ed è consentita per gli utenti non gestiti.
Consente di attivare o disattivare la modifica dei Preferiti in Google Chrome. Se attivi questa impostazione sarà possibile aggiungere, rimuovere o modificare Preferiti. Si tratta dell'impostazione predefinita anche quando la norma non è impostata. Se disattivi questa impostazione, non sarà possibile aggiungere, rimuovere o modificare Preferiti. I Preferiti esistenti rimangono disponibili.
Consente di attivare il precedente flusso di accesso basato sul Web.
Il nome di questa impostazione era EnableWebBasedSignin nelle versioni di Chrome precedenti alla versione 42 e tale impostazione non verrà più supportata a partire dalla versione 43 di Chrome.
Questa impostazione è utile per i clienti aziendali che utilizzano soluzioni SSO non ancora compatibili con il nuovo flusso di accesso incorporato. Se questa impostazione viene attivata, viene utilizzato il precedente flusso di accesso basato sul Web. Se questa impostazione viene disattivata o non viene impostata, viene utilizzato per impostazione predefinita il nuovo flusso di accesso incorporato. Gli utenti potrebbero ancora attivare il precedente flusso di accesso basato sul Web tramite il flag della riga di comando --enable-web-based-signin.
L'impostazione sperimentale verrà rimossa quando il flusso di accesso incorporato supporterà completamente tutti i flussi di accesso SSO.
Consente di specificare un elenco di funzioni ritirate della piattaforma web da riattivare temporaneamente.
Questa norma consente agli amministratori di riattivare funzioni ritirate della piattaforma web per un periodo di tempo limitato. Le funzioni sono identificate da un tag string e le funzioni corrispondenti ai tag inclusi nell'elenco specificato tramite questa norma verranno riattivate.
Se questa norma non viene impostata, se l'elenco è vuoto o non corrisponde a uno dei tag string supportati, rimarranno disattivate tutte le funzioni ritirate della piattaforma web.
La norma stessa è supportata sulle piattaforme precedenti, ma la funzione attivata dalla norma potrebbe essere disponibile su meno piattaforme. Non è possibile riattivare tutte le funzioni ritirate della piattaforma web, ma soltanto quelle elencate esplicitamente di seguito e soltanto per un periodo di tempo limitato, che è diverso per ogni funzione. Il formato generico del tag string sarà [NomeFunzioneRitirata]_EffectiveUntil[aaaammgg]. È possibile conoscere lo scopo delle modifiche alle funzioni della piattaforma web all'indirizzo https://bit.ly/blinkintents.
Alla luce del fatto che i controlli della revoca online soft-fail non offrono un effettivo vantaggio per la sicurezza, sono disattivati per impostazione predefinita nella versione 19 e nelle versioni successive di Google Chrome. Se questa norma viene impostata su true, viene ripristinato il comportamento precedente e vengono effettuati controlli OCSP/CRL online.
Se la norma non viene impostata o viene impostata su false, Google Chrome non effettuerà controlli della revoca online in Google Chrome 19 e nelle versioni successive.
Consente di specificare un elenco di plug-in attivi in Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione. È possibile utilizzare i caratteri jolly "*" e "?" in corrispondenza delle sequenze di caratteri arbitrari. Il carattere "*" corrisponde a un numero arbitrario di caratteri, mentre "?" indica un singolo carattere facoltativo, cioè corrisponde a zero caratteri o a uno solo. Il carattere di escape è "\" quindi, per indicare i caratteri "*", "?" e "\" effettivi, puoi inserire prima di tali caratteri un simbolo "\". L'elenco di plug-in specificato verrà utilizzato sempre in Google Chrome se i plug-in sono installati. I plug-in verranno contrassegnati come attivi in "about:plugins" e gli utenti non potranno disattivarli. Tieni presente che questa norma ha la precedenza sulle norme DisabledPlugins e DisabledPluginsExceptions. Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno disattivare qualsiasi plug-in installato sul sistema.
Questa impostazione non è più supportata a partire dalla versione 29 di Google Chrome. Il metodo consigliato per la configurazione di raccolte di estensioni/app ospitate dall'organizzazione consiste nell'includere il sito che ospita i pacchetti CRX in ExtensionInstallSources e inserire link di download diretti per i pacchetti in una pagina web. È possibile creare una funzione Avvio applicazioni per la pagina web utilizzando la norma ExtensionInstallForcelist.
Questa impostazione non è più supportata a partire dalla versione 29 di Google Chrome. Il metodo consigliato per la configurazione di raccolte di estensioni/app ospitate dall'organizzazione consiste nell'includere il sito che ospita i pacchetti CRX in ExtensionInstallSources e inserire link di download diretti per i pacchetti in una pagina web. È possibile creare una funzione Avvio applicazioni per la pagina web utilizzando la norma ExtensionInstallForcelist.
Google Chrome OS memorizza nella cache app ed estensioni per consentire a più utenti di uno stesso dispositivo di installarle senza doverle riscaricare. Se questa norma non viene configurata o se il valore è inferiore a 1 MB, Google Chrome OS utilizzerà le dimensioni della cache predefinite.
Disabilita il montaggio di una memoria esterna.
Quando questa norma è impostata su True, la memoria esterna non sarà disponibile nei file che è possibile sfogliare.
Questa norma riguarda tutti i tipi di supporti di memorizzazione. Ad esempio: unità flash USB, dischi rigidi esterni, schede di memoria SD e di altro tipo, memorie ottiche e così via. La memoria interna non è interessata, quindi i file salvati nella cartella Download rimangono accessibili. Anche Google Drive non è interessato da questa norma.
Se questa impostazione è disattivata o non è configurata, gli utenti possono utilizzare tutti i tipi supportati di memorie esterne sul proprio dispositivo.
Se viene attivata, questa norma forza l'attivazione della modalità provvisoria per il profilo. Se viene specificata come norma del sistema operativo (ad esempio GPO su Windows) viene applicata a ogni profilo nel sistema; se la norma viene impostata come norma Cloud, viene applicata soltanto a un profilo a cui viene eseguito l'accesso con un account gestito.
In questa modalità, i dati del profilo rimangono memorizzati su disco soltanto per la durata della sessione utente. Funzionalità quali cronologia del browser, estensioni e relativi dati, dati web quali cookie e database web, non rimangono memorizzate alla chiusura del browser. L'utente può comunque scaricare i dati su disco manualmente, salvare pagine o stamparle.
Se l'utente ha attivato la sincronizzazione, tutti i dati rimangono memorizzati nel suo profilo sincronizzato così come avviene per i profili normali. È disponibile anche la modalità di navigazione in incognito se non è disattivata esplicitamente dalla norma.
Se la norma viene disattivata o non viene impostata, l'accesso rimanda a profili normali.
Forza l'esecuzione delle query in Ricerca Google con l'opzione SafeSearch attiva e impedisce agli utenti di modificare questa impostazione.
Se attivi l'impostazione, SafeSearch in Ricerca Google è sempre attiva.
Se disattivi l'impostazione o non imposti un valore, l'utilizzo di SafeSearch non viene forzato in Ricerca Google.
Se questa norma viene impostata su true, Google Chrome ingrandirà senza condizioni la prima finestra mostrata alla prima esecuzione. Se la norma viene impostata su false o non viene configurata, verrà stabilito se ingrandire o meno la prima finestra mostrata in base alle dimensioni dello schermo.
Questa norma è stata ritirata; utilizzare le norme ForceGoogleSafeSearch e ForceYouTubeSafetyMode. Questa norma viene ignorata se viene impostata la norma ForceGoogleSafeSearch o ForceYouTubeSafetyMode.
Consente di forzare l'esecuzione delle query nella Ricerca Google con l'opzione SafeSearch attiva e di impedire agli utenti di modificare l'impostazione. Questa impostazione forza inoltre l'attivazione della Modalità di protezione su YouTube.
Se questa impostazione viene attivata, il filtro SafeSearch nella Ricerca Google e su YouTube è sempre attivo.
Se l'impostazione viene disattivata o non viene impostato un valore, il filtro SafeSearch nella Ricerca Google e su YouTube non viene applicato.
Forza l'attivazione della Modalità di protezione di YouTube e impedisce agli utenti di cambiare questa impostazione.
Se viene attivata questa impostazione, la Modalità di protezione di YouTube è sempre attiva.
Se viene disattivata questa impostazione o se non viene impostato un valore, non viene applicata la Modalità di protezione di YouTube.
Consenti modalità a schermo intero.
Questa norma consente di controllare la disponibilità della modalità a schermo intero, in cui l'intera interfaccia utente di Google Chrome è nascosta e sono visibili soltanto i contenuti web.
Se questa norma viene impostata su true oppure non viene configurata, l'utente, le app e le estensioni con le autorizzazioni appropriate possono attivare la modalità a schermo intero.
Se questa norma viene impostata su false, l'utente, le app e le estensioni non possono attivare la modalità a schermo intero.
Su tutte le piattaforme, a eccezione di Google Chrome OS, la modalità kiosk non è disponibile quando la modalità a schermo intero è disattivata.
Consente di configurare la directory che Google Chrome Frame utilizza per memorizzare i dati dell'utente.
Se la norma viene impostata, Google Chrome Frame utilizza la directory fornita.
Visita il sito https://www.chromium.org/administrators/policy-list-3/user-data-directory-variables per consultare un elenco di variabili utilizzabili.
Se la norma non viene impostata, viene utilizzata la directory del profilo predefinita.
Utilizzare l'accelerazione hardware, se disponibile.
Se questa norma viene impostata su true o non viene impostata, l'accelerazione hardware viene abilitata a meno che una determinata funzione della GPU sia vietata.
Se questa norma viene impostata su false, l'accelerazione hardware viene disattivata.
Consente di inviare heartbeat di monitoraggio al server di gestione per consentire a quest'ultimo di rilevare se il dispositivo è offline.
Se questa norma viene impostata su true, gli heartbeat di monitoraggio vengono inviati. Se viene impostata su false o non viene impostata, gli heartbeat non vengono inviati.
Consente di stabilire la frequenza di invio, in millisecondi, degli heartbeat di monitoraggio.
Se questa norma non viene impostata, la frequenza predefinita è pari a tre minuti. La frequenza minima è pari a 30 secondi, la massima pari a 24 ore. I valori che non rientrano in questo intervallo verranno fatti rientrare.
Consente di nascondere l'app Chrome Web Store e il link nel piè di pagina nella pagina Nuova scheda e in Avvio applicazioni di Google Chrome OS.
Quando questa norma è impostata su true, le icone sono nascoste.
Quando questa norma è impostata su false o non è configurata, le icone sono visibili.
Quando la norma è impostata su True, le promozioni relative alle applicazioni del Chrome Web Store non vengono visualizzate nella pagina Nuova scheda. Se questa opzione viene impostata su False o non viene impostata, le promozioni relative alle applicazioni del Chrome Web Store vengono visualizzate nella pagina Nuova scheda.
Se viene attivata, questa norma consente di imporre l'importazione dei dati della Compilazione automatica dei moduli dal browser predefinito precedente. Se la norma è attiva incide anche sulla finestra di dialogo di importazione.
Se viene disattivata, i dati della Compilazione automatica dei moduli non vengono importati.
Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera importare i dati oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Se è attiva, questa norma impone l'importazione dei Preferiti dal browser predefinito corrente. Se la norma è attiva incide anche sulla finestra di dialogo di importazione. Se non è attiva, i Preferiti non vengono importati. Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera effettuare l'importazione, oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Se è attiva, questa norma impone l'importazione della cronologia di navigazione dal browser predefinito corrente. Se la norma è attiva incide anche sulla finestra di dialogo di importazione. Se non è attiva, la cronologia di navigazione non viene importata. Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera effettuare l'importazione, oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Se è attiva, questa norma impone l'importazione della pagina iniziale dal browser predefinito corrente. Se non è attiva, la pagina iniziale non viene importata. Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera effettuare l'importazione, oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Se è attiva, questa norma impone l'importazione delle password salvate dal browser predefinito precedente. Se la norma è attiva incide anche sulla finestra di dialogo di importazione. Se non è attiva, le password salvate non vengono importate. Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera effettuare l'importazione, oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Se è attiva, questa norma impone l'importazione dei motori di ricerca dal browser predefinito corrente. Se la norma è attiva incide anche sulla finestra di dialogo di importazione. Se non è attiva, il motore di ricerca predefinito non viene importato. Se non viene impostata, all'utente potrebbe essere chiesto se desidera effettuare l'importazione, oppure l'importazione potrebbe avvenire automaticamente.
Questa norma è obsoleta. Utilizza IncognitoModeAvailability. Consente di attivare la modalità di navigazione in incognito in Google Chrome. Se questa impostazione viene attivata o non viene configurata, gli utenti potranno aprire le pagine web in modalità di navigazione in incognito. Se l'impostazione viene disattivata, gli utenti non potranno aprire le pagine web in modalità di navigazione in incognito. Se questa norma non viene impostata, l'impostazione verrà attivata e gli utenti potranno utilizzare la modalità di navigazione in incognito.
Consente di specificare se l'utente può aprire o meno le pagine in modalità di navigazione in incognito in Google Chrome. Se viene selezionata l'opzione "Attiva" o la norma non viene impostata, le pagine possono essere aperte in modalità di navigazione in incognito. Se viene selezionata l'opzione "Non attiva", le pagine non possono essere aperte in modalità di navigazione in incognito. Se viene selezionata l'opzione "Forzata", le pagine possono essere aperte SOLTANTO in modalità di navigazione in incognito.
Consente di attivare la funzione Instant di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare l'impostazione.
Se l'impostazione viene attivata, la funzione Instant di Google Chrome viene attivata.
Se l'impostazione viene disattivata, la funzione Instant di Google Chrome viene disattivata.
Se l'impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Se l'impostazione non viene impostata, l'utente può decidere se utilizzare o meno la funzione.
L'impostazione è stata rimossa da Google Chrome 29 e versioni successive.
Questa norma è obsoleta; utilizza invece DefaultJavaScriptSetting.
Può essere utilizzata per disattivare JavaScript in Google Chrome.
Se questa impostazione viene disattivata, le pagine web non potranno utilizzare JavaScript e l'utente non potrà modificare tale impostazione.
Se questa impostazione viene attivata o non è impostata, le pagine web potranno utilizzare JavaScript ma l'utente potrà modificare tale impostazione.
Consente di concedere alle estensioni l'accesso alle chiavi aziendali.
Le chiavi sono destinate all'utilizzo aziendale se generate tramite l'API chrome.enterprise.platformKeys su un account gestito. Le chiavi importate o generate in altro modo non sono destinate all'utilizzo aziendale.
L'accesso a chiavi destinate all'utilizzo aziendale è controllato esclusivamente da questa norma. L'utente non può concedere o revocare l'accesso delle estensioni alle chiavi aziendali.
Per impostazione predefinita, un'estensione non può utilizzare una chiave destinata all'utilizzo aziendale. Questo equivale a impostare la norma allowCorporateKeyUsage su false per l'estensione in questione.
Soltanto se la norma allowCorporateKeyUsage relativa a un'estensione viene impostata su true l'estensione può utilizzare qualsiasi chiave della piattaforma contrassegnata per l'utilizzo aziendale per firmare dati arbitrari. Questa autorizzazione dovrebbe essere concessa soltanto se l'estensione è ritenuta attendibile ai fini della protezione della chiave da potenziali attacchi.
Consente di inviare log di sistema al server di gestione per consentire agli amministratori di monitorare i log di sistema.
Se questa norma viene impostata su true, i log di sistema vengono inviati. Se viene impostata su false o non viene impostata, i log di sistema non vengono inviati.
Configures a list of managed bookmarks.
The policy consists of a list of bookmarks whereas each bookmark is a dictionary containing the keys "name" and "url" which hold the bookmark's name and its target. A subfolder may be configured by defining a bookmark without an "url" key but with an additional "children" key which itself contains a list of bookmarks as defined above (some of which may be folders again). Google Chrome amends incomplete URLs as if they were submitted via the Omnibox, for example "google.com" becomes "https://google.com/".
These bookmarks are placed in a "Managed bookmarks" folder that can't be modified by the user, but the user can choose to hide it from the bookmark bar. Managed bookmarks are not synced to the user account and can't be modified by extensions.
Consente di specificare il numero massimo di connessioni simultanee al server proxy.
Alcuni server proxy non sono in grado di gestire un numero elevato di connessioni simultanee per client e questo problema può essere risolto impostando un valore inferiore per questa norma.
Il valore di questa norma dovrebbe essere inferiore a 100 e superiore a 6, mentre il valore predefinito è 32.
Alcune applicazioni web utilizzano notoriamente molte connessioni con Hanging-GET, pertanto utilizzare un valore minore di 32 potrebbe comportare interruzioni di rete del browser se sono aperte troppe applicazioni web di questo tipo. Se imposti un valore inferiore al valore predefinito, lo fai a tuo rischio.
Se questa norma non viene impostata viene utilizzato il valore predefinito 32.
Consente di specificare il ritardo massimo in millisecondi tra il ricevimento dell'invalidamento di una norma e il recupero della nuova norma dal servizio di gestione del dispositivo.
Se questa norma viene impostata, il suo valore sostituisce il valore predefinito di 5000 millisecondi. I valori validi di questa norma sono compresi tra 1000 (1 secondo) e 300000 (5 minuti). I valori non compresi in questo intervallo verranno fissati al rispettivo limite.
Se questa norma non viene impostata, Google Chrome utilizzerà il valore predefinito di 5000 millisecondi.
Consente di configurare le dimensioni della cache che verranno utilizzate da Google Chrome per archiviare sul disco i file multimediali memorizzati nella cache.
Se questa norma viene impostata, Google Chrome utilizzerà le dimensioni della cache indicate a prescindere dalla specifica o meno da parte dell'utente del flag "--media-cache-size". Il valore specificato in questa norma non è un limite rigido ma un suggerimento per il sistema di memorizzazione nella cache. I valori inferiori ad alcuni megabyte sono troppo piccoli e verranno arrotondati a un valore minimo ragionevole.
Se il valore di questa norma è 0, verranno utilizzate le dimensioni della cache predefinite, che l'utente non potrà modificare.
Se questa norma non viene impostata, verranno utilizzate le dimensioni predefinite, che l'utente potrà sostituire con il flag --media-cache-size.
Consente di attivare la segnalazione anonima a Google dei dati sull'utilizzo e sugli arresti anomali di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione.
Se questa impostazione è attivata, a Google vengono inviati rapporti anonimi di dati sull'utilizzo e sugli arresti anomali. Se l'impostazione è disattivata, queste informazioni non vengono inviate a Google. In entrambi i casi, gli utenti non possono modificare o sostituire questa impostazione. Se la norma non viene impostata, verrà utilizzata l'impostazione scelta dall'utente in fase di installazione/prima esecuzione.
Questa norma non è disponibile su istanze di Windows che non fanno parte di un dominio Active Directory. Per Chrome OS, vedere DeviceMetricsReportingEnabled.
Consente di attivare la previsione di rete in Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione.
Questa norma consente di controllare il precaricamento DNS, nonché la preconnessione TCP e SSL e il prerendering delle pagine web.
Se questa preferenza viene impostata su "always", "never" o su "Wi-Fi only" ("sempre", "mai", "solo su Wi-Fi"), gli utenti non potranno modificare o ignorare questa impostazione in Google Chrome.
Se questa norma non viene impostata, la previsione di rete verrà attivata ma l'utente potrà modificarla.
Consente di forzare l'applicazione della configurazione di rete per utente su un dispositivo Google Chrome OS. La configurazione di rete è una stringa in formato JSON definita secondo il formato Open Network Configuration descritto all'indirizzo https://sites.google.com/a/chromium.org/dev/chromium-os/chromiumos-design-docs/open-network-configuration.
Consente di elencare gli ID delle applicazioni da visualizzare in Google Chrome OS sotto forma di applicazioni bloccate nella barra Avvio applicazioni.
Se questa norma viene configurata, il gruppo di applicazioni è fisso e non può essere modificato dagli utenti.
Se questa norma non viene impostata gli utenti possono modificare l'elenco di applicazioni bloccate in Avvio applicazioni.
Consente di specificare il periodo in millisecondi per cui il servizio di gestione del dispositivo viene interrogato sulle informazioni relative alle norme utente.
Se viene impostata questa norma, il valore predefinito di tre ore viene ignorato. L'intervallo dei valori validi per la norma va da 1800000 (30 minuti) a 86400000 (un giorno). I valori non compresi in questo intervallo verranno bloccati sul corrispettivo limite.
Se questa norma non viene impostata, per Google Chrome verrà utilizzato il valore predefinito di tre ore.
Consente di attivare la stampa in Google Chrome e impedisce agli utenti di modificare questa impostazione.
Se l'impostazione è attivata o non è configurata, gli utenti possono stampare.
Se l'impostazione è disattivata, gli utenti non possono stampare da Google Chrome. La stampa è disattivata nel menu Strumenti, nelle estensioni, nelle app JavaScript e così via. È possibile stampare da plug-in che ignorano Google Chrome durante la stampa. Ad esempio, alcune app Flash presentano l'opzione di stampa nel loro menu contestuale, che non è analizzato in questo criterio.
Se questa norma viene impostata su true o non viene impostata, l'utilizzo del protocollo QUIC in Google Chrome è consentito. Se questa norma viene impostata su false, l'utilizzo del protocollo QUIC non è consentito.
Avviso. RC4 sarà rimosso completamente da Google Chrome dopo la versione 52 (nel periodo di settembre 2016), dopodiché questa norma non sarà più attiva.
Se la norma non viene impostata o se viene impostata su false, i pacchetti di crittografia RC4 in TLS non saranno attivati. In alternativa, la norma può essere impostata su true per mantenere la compatibilità con un server obsoleto. Si tratta di una soluzione temporanea ed è necessario configurare nuovamente il server.
Consente di pianificare un riavvio automatico in seguito all'applicazione di un aggiornamento di Google Chrome OS.
Se questa norma viene impostata su true, viene pianificato un riavvio automatico in seguito all'applicazione di un aggiornamento di Google Chrome OS e quando è necessario un riavvio per completare la procedura di aggiornamento. Il riavvio viene programmato subito ma potrebbe essere ritardato sul dispositivo di massimo 24 ore se un utente sta utilizzando il dispositivo.
Se la norma viene impostata su false, non vengono programmati riavvii automatici in seguito all'applicazione di un aggiornamento di Google Chrome OS. La procedura di aggiornamento viene completata al successivo riavvio del dispositivo.
Se la norma viene impostata gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Nota. Attualmente i riavvii automatici vengono attivati soltanto durante la visualizzazione della schermata di accesso o durante una sessione di un'app kiosk. Questo comportamento cambierà in futuro e la norma sarà sempre valida, a prescindere dal fatto che sia in corso o meno una sessione di tipo specifico.
Consente di indicare i tempi di attività del dispositivo. Se questa impostazione viene impostata su True, i dispositivi registrati indicheranno i periodi di tempo di attività di un utente sul dispositivo. Se l'impostazione viene impostata su False, i tempi di attività del dispositivo non verranno registrati o indicati.
Consente di indicare lo stato dello switch dev del dispositivo all'avvio. Se la norma viene impostata su False, lo stato dello switch dev non viene indicato.
Consente di segnalare statistiche relative all'hardware, ad esempio l'utilizzo di CPU/RAM.
Se la norma viene impostata su false, le statistiche non vengono segnalate. Se viene impostata su true o non viene impostata, le statistiche vengono segnalate.
Consente di comunicare al server l'elenco di interfacce di rete con i relativi tipi e indirizzi hardware. Se la norma viene impostata su False, l'elenco di interfacce non viene comunicato.
Consente di segnalare informazioni sulla sessione kiosk attiva, ad esempio l'ID e la versione dell'applicazione.
Se la norma viene impostata su false, le informazioni relative alla sessione non vengono segnalate. Se viene impostata su true o non viene impostata, tali informazioni vengono segnalate.
Consente di indicare un elenco di utenti del dispositivo che hanno eseguito l'accesso di recente. Se la norma è impostata su False, gli utenti non vengono indicati.
Consente di indicare la versione del sistema operativo e del firmware dei dispositivi registrati. Se questa impostazione non è impostata o viene impostata su True, i dispositivi registrati indicheranno periodicamente la versione del sitema operativo e del firmware. Se l'impostazione viene impostata su False, le informazioni sulla versione non verranno indicate.
Consente di stabilire la frequenza di invio, in millisecondi, dei caricamenti dello stato del dispositivo.
Se questa norma non viene impostata, la frequenza predefinita è pari a tre ore. La frequenza minima consentita è pari a 60 secondi.
Se questa impostazione viene attivata, Google Chrome eseguirà sempre il controllo delle revoche per i certificati server che vengono convalidati e vengono firmati tramite certificati CA installati localmente.
Se Google Chrome non riesce ad acquisire informazioni sullo stato delle revoche, tali certificati vengono considerati revocati ("hard-fail").
Se questa norma non viene impostata o se viene impostata su false, Google Chrome utilizzerà le impostazioni di controllo delle revoche online esistenti.
Contiene un'espressione regolare che è possibile utilizzare per stabilire gli utenti che possono accedere a Google Chrome.
Viene visualizzato un errore appropriato se un utente tenta di accedere con un nome utente non corrispondente allo schema indicato.
Se questa norma non viene impostata o viene lasciata vuota, qualsiasi utente potrà accedere a Google Chrome.
Consente di limitare il tempo per cui un utente autenticato tramite SAML può eseguire l'accesso offline.
Durante l'accesso, Google Chrome OS può eseguire l'autenticazione con un server (online) o utilizzando una password memorizzata nella cache (offline).
Se questa norma viene impostata sul valore -1, l'utente può eseguire l'autenticazione offline in qualsiasi momento. Se viene impostata su un altro valore, tale valore specifica il periodo di tempo dall'ultima autenticazione online trascorso il quale l'utente deve eseguire di nuovo l'autenticazione online.
Se questa norma non viene impostata, Google Chrome OS utilizza un limite di tempo predefinito di 14 giorni trascorsi i quali l'utente deve eseguire di nuovo l'autenticazione online.
Questa norma viene applicata soltanto per gli utenti che si sono autenticati tramite SAML.
Il valore della norma deve essere specificato in secondi.
Chrome mostra una pagina di avviso quando gli utenti visitano siti che presentano errori SSL. Per impostazione predefinita, o se la norma viene impostata su true, gli utenti possono fare clic nelle pagine di avviso. Se questa norma viene impostata su false, gli utenti non possono fare clic nelle pagine di avviso.
Avviso: il fallback della versione TLS 1.0 sarà rimosso da Google Chrome per le versioni successive alla 47 (da gennaio 2016) e l'opzione "tls1" smetterà di funzionare.
Se non viene completato il processo di handshake TLS, Google Chrome proverà a stabilire una connessione con una versione precedente di TLS per risolvere i bug nei server HTTPS. Con questa impostazione viene configurata la versione in cui verrà interrotto questo processo di fallback. Se un server esegue correttamente la negoziazione della versione (ad esempio senza interrompere la connessione), questa impostazione non viene applicata. In ogni caso, la connessione risultante deve essere conforme a SSLVersionMin.
Se questa norma non è configurata, Google Chrome utilizza una versione minima predefinita che corrisponde a TLS 1.0 in Google Chrome 44 e a TLS 1.1 nelle versioni successive. Il supporto per TLS 1.0 non viene disattivato, solo se Google Chrome ovvierà ai server con errori che non sono in grado di negoziare correttamente le versioni.
In caso contrario, può essere impostato su uno dei seguenti valori: "tls1", "tls1.1" o "tls1.2". Se è necessario mantenere la compatibilità con un server con errori, è possibile impostarlo su "tls1". Si tratta di una misura temporanea ed è necessario correggere rapidamente il server.
L'impostazione "tls1.2" consente di disabilitare tutti i fallback, ma potrebbe avere un impatto significativo sulla compatibilità.
Avviso. Il protocollo SSLv3 non verrà più supportato (da luglio 2015) nelle versioni di Google Chrome successive alla 43 e questa norma verrà ritirata nello stesso periodo.
Se questa norma non viene configurata, in Google Chrome viene utilizzata una versione minima predefinita, corrispondente a SSLv3 in Google Chrome 39 e TLS 1.0 nelle versioni successive.
In alternativa, è possibile impostare uno dei seguenti valori per la norma: "sslv3", "tls1", "tls1.1" o "tls1.2". Se la norma viene impostata, Google Chrome non utilizzerà versioni di SSL/TLS precedenti a quella specificata. Un eventuale valore non riconosciuto verrà ignorato.
Nonostante il numero, "sslv3" è una versione precedente di "tls1".
Consente di attivare la funzione Navigazione sicura di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare l'impostazione.
Se l'impostazione viene attivata, la funzione Navigazione sicura è sempre attiva.
Se l'impostazione viene disattivata, la funzione Navigazione sicura non è mai attiva.
Se l'impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificare o ignorare l'impostazione "Attiva protezione contro phishing e malware" di Google Chrome.
Se la norma non viene impostata l'impostazione verrà attivata ma gli utenti potranno modificarla.
L'impostazione di questa norma su false impedisce agli utenti di decidere di inviare ai server di Google informazioni sugli errori di sicurezza riscontrati. Se questa impostazione viene impostata su true o non viene configurata, gli utenti potranno inviare informazioni quando riscontreranno un errore SSL o quando verrà visualizzato un avviso di Navigazione sicura.
Consente di disattivare il salvataggio della cronologia del browser in Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione.
Se questa impostazione è attivata, la cronologia di navigazione non viene salvata. Con questa impostazione viene disattivata anche la sincronizzazione delle schede.
Se questa impostazione è disattivata o non viene impostata, la cronologia di navigazione viene salvata.
Consente di attivare i suggerimenti di ricerca nella omnibox di Google Chrome e di impedire agli utenti di modificare l'impostazione.
Se questa impostazione viene attivata, i suggerimenti di ricerca verranno utilizzati, in caso contrario non verranno mai utilizzati.
Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome.
Se questa norma non viene impostata, l'impostazione verrà attivata ma gli utenti potranno modificarla.
Limita la durata massima di una sessione utente.
Quando è impostato, questo criterio specifica il tempo dopo il quale un utente viene automaticamente disconnesso, terminando la sessione. Un conto alla rovescia nell'area di notifica informa l'utente del tempo rimanente.
Quando il criterio non è impostato, la durata della sessione non è limitata.
Se imposti questo criterio, gli utenti non potranno modificarlo o ignorarlo.
Il valore del criterio deve essere specificato in millisecondi. I valori sono limitati a un intervallo compreso tra 30 secondi e 24 ore.
Consente di selezionare una o più impostazioni internazionali per una sessione pubblica, consentendo agli utenti di sceglierne facilmente una.
L'utente può scegliere un'impostazione internazionale e un layout tastiera prima di iniziare una sessione pubblica. Per impostazione predefinita, tutte le impostazioni internazionali supportate da Google Chrome OS sono elencate in ordine alfabetico. È possibile utilizzare questa norma per spostare un set di impostazioni internazionali consigliate nella parte superiore dell'elenco.
Se questa norma non viene impostata, viene preselezionata l'impostazione internazionale corrente per l'interfaccia utente.
Se questa norma viene impostata, le impostazioni internazionali consigliate verranno spostate nella parte superiore dell'elenco e verranno separate visivamente dalle altre impostazioni internazionali. Le impostazioni internazionali consigliate saranno elencate nell'ordine in cui sono indicate nella norma. Viene preselezionata la prima impostazione internazionale consigliata.
Se sono presenti più impostazioni internazionali consigliate, si presuppone che gli utenti ne vogliano selezionare una. La selezione dell'impostazione internazionale e del layout tastiera verrà offerta in una posizione più visibile all'avvio di una sessione pubblica. In caso contrario, si presuppone che la maggior parte degli utenti desideri utilizzare l'impostazione internazionale preselezionata. La selezione dell'impostazione internazionale e del layout tastiera verrà offerta in una posizione meno visibile all'avvio di una sessione pubblica.
Quando questa norma è impostata ed è abilitato l'accesso automatico (vedere le norme |DeviceLocalAccountAutoLoginId| e |DeviceLocalAccountAutoLoginDelay|), la sessione pubblica avviata automaticamente utilizzerà la prima impostazione internazionale consigliata e il layout tastiera più popolare corrispondente a questa impostazione internazionale.
Il layout tastiera preselezionato sarà sempre il layout più popolare corrispondente all'impostazione internazionale preselezionata.
Questa norma può essere impostata solo come consigliata. È possibile utilizzare questa norma per spostare un set di impostazioni internazionali consigliate nella parte superiore, ma gli utenti possono sempre scegliere una qualsiasi impostazione internazionale supportata da Google Chrome OS per la sessione.
Controlla la visualizzazione automatica dello shelf in Google Chrome OS.
Se il criterio è impostato su "AlwaysAutoHideShelf", lo scaffale non sarà mai visualizzato.
Se il criterio è impostato su "NeverAutoHideShelf", lo scaffale sarà sempre visualizzato.
Se imposti questo criterio, gli utenti non potranno modificarlo o ignorarlo.
Se il criterio non viene impostato, gli utenti possono scegliere la visualizzazione dello shelf.
Attiva o disattiva la scorciatoia per le app nella barra dei Preferiti. Se questa norma non è impostata, l'utente può scegliere di mostrare o nascondere la scorciatoia per le app dal menu contestuale della barra dei Preferiti. Se la norma è configurata, l'utente non può modificarla e la scorciatoia per le app viene mostrata sempre oppure non viene mostrata mai.
Consente di visualizzare il pulsante Pagina iniziale sulla barra degli strumenti di Google Chrome. Se attivi questa impostazione il pulsante Pagina iniziale verrà sempre visualizzato, in caso contrario non verrà mai visualizzato. Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se non imposti questa norma gli utenti potranno scegliere se visualizzare o meno il pulsante Pagina iniziale.
Consente di aggiungere un pulsante di uscita all'area di notifica.
Se il criterio è attivato, nell'area di notifica viene visualizzato un grosso pulsante di uscita rosso quando è attiva una sessione e lo schermo non è bloccato.
Se il criterio è disattivato o non specificato, non viene visualizzato il grosso pulsante di uscita rosso nell'area di notifica.
Questa norma è stata ritirata; utilizzare la norma SyncDisabled.
Consente all'utente di accedere a Google Chrome.
Se questa norma viene impostata, è possibile stabilire se un utente può accedere o meno a Google Chrome. Se la norma viene impostata su "False", le app e le estensioni che utilizzano l'API chrome.identity non funzioneranno, pertanto è consigliabile utilizzare la norma SyncDisabled.
Google Chrome può utilizzare un servizio web Google per correggere gli errori di ortografia. Se questa impostazione è abilitata, il servizio viene sempre utilizzato. Se questa impostazione è disabilitata, il servizio non viene mai utilizzato.
Il controllo ortografico può essere comunque effettuato utilizzando un dizionario scaricato; questa norma controlla soltanto l'utilizzo del servizio online.
Se questa impostazione non è configurata, gli utenti possono scegliere se utilizzare o meno il servizio di controllo ortografico.
Consente di eliminare il messaggio di richiesta di turndown che compare quando un sito viene visualizzato da Google Chrome Frame.
Suppresses the warning that appears when Google Chrome is running on a computer or operating system that is no longer supported.
Consente di disattivare la sincronizzazione dei dati in Google Chrome tramite servizi di sincronizzazione in hosting su Google e di impedire agli utenti di modificare questa impostazione. Se questa impostazione viene attivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se questa norma non viene impostata, gli utenti potranno scegliere se utilizzare o meno Google Sync.
Consente di specificare il fuso orario da utilizzare per il dispositivo. Gli utenti possono sostituire il fuso orario specificato per la sessione corrente. Tuttavia, dopo la disconnessione viene ripristinato il fuso orario specificato. Se viene specificato un valore non valido, la norma viene attivata comunque utilizzando il valore "GMT". Se viene specificata una stringa vuota, la norma viene ignorata.
Se la norma non viene utilizzata, rimane in uso il fuso orario attivo, ma gli utenti possono modificarlo e tale modifica è persistente. La modifica di un utente incide sulla schermata di accesso e su tutti gli altri utenti.
Sui nuovi dispositivi è impostato il fuso orario "US/Pacific".
Il formato del valore segue quello dei nomi dei fusi orari dello "IANA Time Zone Database" (visita il sito "https://en.wikipedia.org/wiki/Tz_database"). In particolare, gran parte dei fusi orari può essere indicata come "continent/large_city" o "ocean/large_city".
Consente di specificare il formato dell'orologio da utilizzare per il dispositivo.
Questa norma consente di configurare il formato dell'orologio da utilizzare nella schermata di accesso e come predefinito per le sessioni utente. Gli utenti possono comunque sostituire il formato dell'orologio per il loro account.
Se la norma viene impostata su true, sul dispositivo viene utilizzato il formato di 24 ore, se viene impostata su false viene utilizzato il formato di 12 ore.
Se questa norma non viene impostata, sul dispositivo viene utilizzato il formato predefinito di 24 ore.
Consente di impostare i Termini di servizio che l'utente deve accettare per poter avviare una sessione con l'account locale del dispositivo.
Se questa norma viene impostata, Google Chrome OS scaricherà i Termini di servizio e li presenterà all'utente all'avvio di una sessione con l'account locale del dispositivo. L'utente potrà avviare la sessione soltanto dopo avere accettato i Termini di servizio.
Se questa norma non viene impostata, i Termini di servizio non verranno visualizzati.
Per la norma dovrebbe essere impostato un URL da cui Google Chrome OS possa scaricare i Termini di servizio. I Termini di servizio devono essere in testo normale e pubblicati come testo di tipo MIME/semplice. Il markup non è consentito.
Questa norma consente di configurare l'attivazione della tastiera virtuale come dispositivo di immissione su Chrome OS. Gli utenti non possono sostituire questa norma.
Se la norma viene impostata su true, la tastiera virtuale sullo schermo sarà sempre attiva.
Se viene impostata su false, la tastiera virtuale sullo schermo sarà sempre disattivata.
Se imposti questa norma, gli utenti non possono cambiarla o sostituirla. Potranno, però, attivare/disattivare una tastiera sullo schermo di accessibilità che ha la precedenza sulla tastiera virtuale controllata da questa norma. Leggi la norma |VirtualKeyboardEnabled| per il controllo della tastiera sullo schermo di accessibilità.
Se questa norma non viene impostata, la tastiera sullo schermo viene inizialmente disattivata ma può essere attivata dall'utente in qualsiasi momento. Potrebbero anche essere utilizzate regole euristiche per stabilire quando visualizzare la tastiera.
Consente di attivare il servizio Google Traduttore integrato su Google Chrome. Se attivi questa impostazione, in Google Chrome verrà visualizzata una barra degli strumenti integrata che si offrirà di tradurre la pagina, se opportuno. Se disattivi questa impostazione, gli utenti non troveranno mai la barra di traduzione. Se questa impostazione viene attivata o disattivata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla in Google Chrome. Se questa impostazione non viene configurata, gli utenti potranno decidere se utilizzare o meno questa funzione.
Consente di impedire l'accesso agli URL elencati.
Questa norma consente di impedire all'utente di caricare le pagine web degli URL vietati. Nella lista nera è presente un elenco di pattern URL che indicano gli URL vietati.
Ogni pattern URL può essere generico oppure riguardare file locali. I pattern relativi a file locali sono nel formato "file://percorso", dove "percorso" deve essere un percorso assoluto da bloccare. Vengono bloccati tutti i percorsi del file system che hanno come prefisso il percorso indicato.
Un pattern URL generico è nel formato "schema://host:porta/percorso". Se indicato, viene bloccato soltanto lo scherma specificato. Se non viene specificato il prefisso schema://, vengono bloccati tutti gli schemi. Il valore "host" è obbligatorio e può essere un nome host o un indirizzo IP. Vengono bloccati anche i sottodomini di un nome host. Per impedire il blocco dei sottodomini, inserisci un segno "." davanti al nome host. Il nome host speciale "*" consente di bloccare tutti i domini. La porta facoltativa è un numero di porta valido compreso tra 1 e 65535. Se non vengono specificate porte, vengono bloccate tutte le porte. Se viene specificato il percorso facoltativo, vengono bloccati soltanto i percorsi con il prefisso indicato.
È possibile definire eccezioni nella norma relativa alla whitelist di URL. Per queste norme è possibile definire massimo 1000 voci; le voci in più vengono ignorate.
È sconsigliato bloccare gli URL interni "chrome://*" perché potrebbero verificarsi errori imprevisti.
Se questa norma non viene impostata, non sarà vietato alcun URL nel browser.
Consente l'accesso agli URL elencati, sotto forma di eccezioni alla blacklist di URL.
Consulta la descrizione della norma sulle blacklist di URL per il formato delle voci di questo elenco.
Questa norma può essere utilizzata per aprire eccezioni alle blacklist restrittive. Ad esempio "*" può essere incluso nella blacklist per bloccare tutte le richieste e questa norma può essere utilizzata per consentire l'accesso a un elenco limitato di URL. Può essere utilizzata per aprire eccezioni rispetto a determinati schemi, sottodomini di altri domini, porte o percorsi specifici.
Il filtro più specifico consente di determinare se un URL è bloccato o consentito. La whitelist ha la precedenza sulla blacklist.
Per questa norma è possibile definire massimo 1000 voci; le voci in più vengono ignorate.
Se questa norma non viene impostata, non ci saranno eccezioni alla blacklist dalla norma "URLBlacklist".
Se le norme sono impostate su "true", la modalità Desktop unificato è consentita e attivata per impostazione predefinita, il che significa che le applicazioni includono diverse visualizzazioni. L'utente può disattivare la modalità Desktop unificato per le singole visualizzazioni deselezionandola nelle impostazioni di visualizzazione.
Se le norme sono impostate su "false" o non sono impostate, la modalità Desktop unificato sarà disattivata. In questo caso, l'utente non potrà attivare la funzione.
Consente di limitare il tempo di attività del dispositivo programmando riavvii automatici.
Se questa norma viene impostata consente di specificare il periodo di tempo di attività del dispositivo trascorso il quale è programmato un riavvio automatico.
Se la norma non viene impostata il tempo di attività del dispositivo non è limitato.
Se la norma viene impostata gli utenti non potranno modificarla o ignorarla.
Il riavvio automatico è programmato all'ora selezionata ma potrebbe essere ritardato sul dispositivo di massimo 24 ore se un utente sta utilizzando il dispositivo.
Nota. Attualmente i riavvii automatici vengono attivati soltanto durante la visualizzazione della schermata di accesso o durante una sessione di un'app kiosk. Questo comportamento cambierà in futuro e la norma sarà sempre valida, a prescindere dal fatto che sia in corso o meno una sessione di tipo specifico.
Il valore della norma dovrebbe essere specificato in secondi. Il valore minimo deve essere 3600 (un'ora).
Configurazione dell'immagine avatar dell'utente.
Questo criterio ti consente di configurare l'immagine avatar che rappresenta l'utente nella schermata di accesso. Per impostare il criterio, è necessario specificare l'URL dal quale scaricare l'immagine avatar in Google Chrome OS e un hash crittografico la cui funzione è quella di verificare l'integrità del download. L'immagine deve essere in formato JPEG e non deve superare le dimensioni di 512 kB. L'URL specificato deve essere accessibile senza bisogno di autenticazione.
L'immagine avatar viene scaricata e memorizzata nella cache. Questo si verifica anche ogniqualvolta venga modificato l'URL o l'hash.
Il criterio deve essere specificato sotto forma di una stringa contenente l'URL e l'hash in formato JSON, conforme al seguente schema: { "type": "object", "properties": { "url": { "description": "URL da cui scaricare l'immagine avatar.", "type": "string" }, "hash": { "description": "Hash SHA-256 dell'immagine avatar.", "type": "string" } } }
Una volta impostato il criterio, l'immagine avatar viene scaricata e utilizzata in Google Chrome OS.
Se imposti questo criterio, gli utenti non potranno modificarlo né sostituirlo.
Se invece il criterio non viene impostato, l'utente può scegliere l'immagine avatar da cui farsi rappresentare nella schermata di accesso.
Consente di configurare la directory che Google Chrome utilizza per memorizzare i dati dell'utente.
Se la norma viene impostata, Google Chrome utilizza la directory fornita, indipendentemente dal fatto che l'utente abbia specificato o meno il flag "--user-data-dir".
Visita il sito https://www.chromium.org/administrators/policy-list-3/user-data-directory-variables per consultare un elenco di variabili utilizzabili.
Se la norma non viene impostata, viene utilizzato il percorso del profilo predefinito e l'utente può ignorarlo con il flag della riga di comando "--user-data-dir".
Controlla il nome account visualizzato da Google Chrome OS nella schermata di accesso per il corrispondente account del dispositivo.
Se il criterio è impostato, la schermata di accesso utilizzerà la stringa specificata nel selettore di accesso basato su immagine per il corrispondente account del dispositivo.
Se il criterio non viene impostato, Google Chrome OS utilizzerà l'ID account email dell'account dispositivo come nome visualizzato nella schermata di accesso.
Questo criterio viene ignorato per gli account utente standard.
Consente di permettere o negare l'acquisizione video.
Se la norma viene attivata o non viene configurata (impostazione predefinita), all'utente verrà richiesto l'accesso all'acquisizione video, ad eccezione degli URL configurati nell'elenco VideoCaptureAllowedUrls per cui verrà concesso l'accesso senza richieste.
Se questa norma viene disattivata, all'utente non verrà mai chiesto nulla e l'acquisizione video sarà disponibile soltanto per gli URL configurati in VideoCaptureAllowedUrls.
Questa norma viene applicata per tutti i tipi di ingressi video e non soltanto per la webcam integrata.
I pattern di questo elenco verranno confrontati con l'origine di sicurezza dell'URL richiedente. Se viene trovata una corrispondenza, l'accesso ai dispositivi di acquisizione audio viene concesso senza richieste.
NOTA. Fino alla versione 45, questa norma era supportata soltanto in modalità kiosk.
Consente di disattivare l'ottimizzazione WPAD (Web Proxy Auto-Discovery) in Google Chrome.
Se questa norma è impostata su false, l'ottimizzazione WPAD viene disattivata, aumentando così i tempi di attesa da parte di Google Chrome dei server WPAD basati su DNS. Se questa norma non è impostata oppure se è attiva, l'ottimizzazione WPAD è abilitata.
Indipendentemente da se o come questa norma è impostata, l'utente non può modificare l'impostazione di ottimizzazione di WPAD.
Configurazione dell'immagine di sfondo.
Questa norma ti consente di configurare l'immagine di sfondo che viene visualizzata dall'utente sul desktop e sullo sfondo della schermata di accesso. La norma viene impostata specificando l'URL da cui Google Chrome OS può scaricare l'immagine di sfondo e un hash di crittografia utilizzato per verificare l'integrità del download. L'immagine deve essere in formato JPEG e avere dimensioni non superiori a 16 MB. L'URL deve essere accessibile senza nessuna autenticazione.
L'immagine di sfondo viene scaricata e memorizzata nella cache. Verrà scaricata nuovamente ogni volta che l'URL o l'hash vengono modificati.
La norma deve essere specificata sotto forma di stringa, in cui l'URL e l'hash vengono espressi in formato JSON, conformemente allo schema riportato di seguito: { "type": "object", "properties": { "url": { "description": "L'URL da cui può essere scaricata l'immagine di sfondo.", "type": "string" }, "hash": { "description": "L'hash SHA-256 dell'immagine di sfondo.", "type": "string" } } }
Se questa norma viene impostata, Google Chrome OS scaricherà e utilizzerà l'immagine di sfondo.
Se la norma viene impostata, gli utenti non potranno modificarla o sostituirla.
Se la norma non viene impostata, l'utente può scegliere un'immagine da visualizzare sul desktop e sullo sfondo della schermata di accesso.
Consente di attivare la visualizzazione della pagina di benvenuto al primo avvio del browser successivo all'upgrade del sistema operativo.
Se questa norma viene impostata su true o non viene configurata, nel browser viene mostrata di nuovo la pagina di benvenuto al primo avvio successivo a un upgrade del sistema operativo.
Se questa norma viene impostata su false, nel browser non viene mostrata di nuovo la pagina di benvenuto al primo avvio successivo a un upgrade del sistema operativo.